A una certa età ci si può anche rilassare, ma un aspirante narratore può chiedersi se valga la pena scrivere romanzi così così che leggono tutti O capolavori assoluti che rimangono senza pubblico.
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Che faccia hai?
Le parole non possono descrivere l’indescrivibile, ma per ogni Lolita o don Abbondio accade una magia
Natalia Ginzburg Lessico giovanile
La scandalosa diversità della Ginzburg
Europa, il futuro che ci chiude fuori
Nel nuovo romanzo Qualcosa, là fuori, edito da Guanda, Bruno Arpaia immagina un continente desertificato e profughi in marcia verso una Scandinavia blindata
Scansare noia e autocompiacimento
Dialogare con il lettore e non farsi dominare dalla tecnica. I consigli di un maestro del genere noir
Una crime story funziona solo se è imperfetta
Nabokov schiavo di Lolita prima di Lolita
Un ricco signore s’innamora di una volgare fanciulla e precipita nella rovina nella Berlino degli Anni 30: un romanzo del ’38 che anticipa il suo capolavoro
Dall’invidia di Faulkner alla palla da baseball che fulminò Murakami
L’attimo esatto in cui si diventa scrittori
Tutte le stelle di Dante (e di Einstein)
La scienza ci aiuta a vivere, l’arte ci aiuta a sognare e a vedere oltre la realtà
La più sola delle Brontë
Ipersensibile, devota alla sorella Emily, Charlotte non amava «Cime tempestose» Il 21 aprile 1816 nasceva in Inghilterra la futura autrice di «Jane Eyre», figlia di un pastore protestante di origine irlandese
Charlotte Brontë Tempeste di passioni dietro la quiete
La maggiore delle sorelle è sempre stata considerata docile fu invece forte, temeraria, e usò la letteratura come un’arma