Romain Gary si è seduto (vestito)sul bidet di un hotel di Parigi; Philip Roth si è ritirato in un monolocale di Manhattan; Ágota Kristóf si è rinchiusa in un cucinotto riscaldato male da una stufa a legna. Rinunciare a ciò che si è fuori dalla scrittura sembra finire in ciò che si è nella scrittura
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La letteratura francese: una sequenza di parricidi e di epistolari
Qui è nato il saggio;qui è stato coniato l’intellettuale; qui le lettere (ad amici, fidanzate, amanti) hanno fatto dello scrittore non un lavoro, ma una biografia. Eppure sono parecchi gli autori transalpini che hanno vissuto con disagio e apprensione, se non con vero disgusto, l’appartenenza alla tradizione cui l’anagrafe li condannava: Céline gettò tra i rifiuti Proust e Montaigne; Gide sbertucciò il feretro di Anatole France. Ecco,il solo connotato comune è la discordia; non esiste altra tradizione culturale che abbia amato parlare di sé con tale voluttà e pugnace perseveranza.
Ciascuno vive il suo romanzo
Freud insegna: disertare fa bene Ogni letteratura è di evasione
Maestro di eloquenti silenzi
Tradurre i classici: «la mite» di Dostoevskij
Si sta come d’autunno sugli alberi la Brexit
Il nuovo lavoro della scozzese Ali Smith è il primo di quattro dedicati alle stagioni. I due protagonisti, separati dall’età ma uniti da un legame coltivato grazie alle parole, costruiscono il primo romanzo dell’era post-referendum
“Sua maestà Kafka il mio insegnante di ossessioni nascoste”
Uno degli ultimi colloqui con Philip Roth
Addio, maestro
Philip Roth. Lo scrittore esce di scena
Il nichilista che svelò l’America
Ossessionato dalla caducità della vita umana e dalle sue contraddizioni, per raccontare le sue storie partiva sempre dall’io. E dalla cucina di casa
“Ah, se Putin leggesse Vita e destino…”
Lev Dodin è il regista russo che porta sulla scena il romanzo capolavoro di Vasilij Grossman: un eterno atto d’accusa contro tutte le tirannie E lo fa a Londra, nel pieno della nuova guerra fredda (e di spie) con Mosca
Tom Wolfe il bastian contrario
Contro il conformismo dei nostri anni