Nel1979 l’americano William Styron osò l’inosabile: narrare in un romanzo Auschwitz, quindi il Male, pur non essendo un sopravvissuto alla Shoah. Osò, appunto, e aveva ragione:«La scelta di Sophie» è un libro importante. Ecco perché
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Tradurre, per diventare noi
La nostra lingua e quella dell’altro: uno scambio che non è soltanto letterario. Oggi la traduzione è spesso sottovalutata, malpagata, perfino non retribuita. Il rischio è perdere il senso del suo valore creativo
Ho conosciuto me stessa dopo 12 romanzi
Esce il nuovo libro di Chiara Gamberale. Che confessa: comprai la prima Barbie perché me lo ordinò l’analista.
Esperimento col tempo
Scorre in fretta. Si è fermato. Non esiste... I mesi scorsi hanno cambiato la nostra percezione delle giornate. Una lezione di immobilità e di resistenza utile anche in futuro, sostiene il grande scrittore inglese
Coetzee si congeda dal suo personaggio
Si conclude, con «La morte di Gesù», la romanzesca trilogia intitolata dallo scrittore sudafricano alla figura del tirannico fanciullo di cui raccontano i Vangeli apocrifi
Banana Yoshimoto Il Covid, nuovo tsunami Siamo dei sopravvissuti ma i fantasmi ci aiutano
Arriva il romanzo che l’autrice giapponese aveva scritto subito dopo Fukushima, nel 2011. Parla di oggi, nel segno della speranza
Qualcuno ha rubato la preghiera per il padre
Nathan Englander innesca un corto circuito fra le tradizioni di una comunità di ebrei ortodossi e il mondo di Internet, truffe incluse. In realtà «Kaddish.com» è una riflessione sulla devozione e sul legame tra genitori e figli
La segregazione esiste (anche per noi asiatici)
Una coreana a Milwaukee. PattyYumi Cottrell, adottata nel Midwest da una coppia di bianchi, narra la città considerata più etnicamente divisa: «Qui la gente non vuole vedere i problemi razziali». Il suo romanzo parla pure di questo
Vivere significa tradire (anche la lingua)
Un afghano a Parigi. Atiq Rahimi è nato a Kabul, a 16 anni ha capito di più di sé e del suo Paese visitando l’India, a 22 si è trasferito in Europa, nel 2008 ha vinto all’esordio il premio Goncourt. Elogio dello sradicamento, nonostante il dolore
Bella ciao, Frederika
Il ricordo di Frederika Randall