Una bambina sequestrata, un rapitore,suo figlio. Sacha Naspini narra nuovamente la claustrofobia della vita. Con una domanda: «Chi ha recluso chi?»
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Albert Camus il marziano
Il 4 gennaio 1960 moriva in un incidente d’auto mai del tutto chiarito lo scrittore francese nato in Algeria. All’appuntamento con il destino arriva provato dalla vita e dal carattere: prima la spaventosa querelle con quel teppista di Sartre e la sua cricca dalla quale sente di essere uscito malconcio; poi il soffocante timore di avere perso il dono; infine il Nobel, un premio che molti giudicano prematuro. Insomma, ecco Camus a poco più di 45 anni: un estraneo e un adolescente assediato da paranoie e complessi
In questi anni ho felicemente inventato una persona. Ma no, non sono Elena Ferrante
«Ci innamoriamo di persone che sembrano vere ma non esistono», dice Pietro, protagonista di «Confidenza», il nuovo romanzo di Domenico Starnone, spesso indicato come l’autore nascosto de «L’amica geniale». Con Teresa Ciabatti parla di proiezioni, fantasmi,realtà e finzione. Di figure femminili fantastiche e di una cicogna uccisa dal padre perché si voleva riportare indietro il fratellino in arrivo. Delle prove che ci riserva la vita. Ma anche di innamoramento, genitori e figli, romanzi scritti e altri buttati...
Dramma libertino nella (Mittel) Europa che crolla
Arthur Schnitzler : Terra sconfinata
Divertitevi, Dio lo vuole! Il resto è eros in forma di caos
«Il ciarlatano» di Isaac Bashevis Singer non era mai stato pubblicato e in Italia è appena uscito in anteprima mondiale. Un protagonista e una trama irresistibili,sullo sfondo della diaspora ebraica a New York in un anno non banale: il1940
Verso la luce. Ricordando Albert Camus
«Mi rivolto, dunque siamo»
La moltiplicazione delle identità
Bernardine Evaristo, inglese, padre nigeriano, ha vinto il Booker Prize con Margaret Atwood. Le sue idee, la biografia, sono l’opposto delle barriere. «L’appropriazione culturale non ha senso. Io sono multipla, l’Europa è multipla»
La fantasia non aiuta a conoscere la storia
Dal dibattito pubblicato su «la Lettura» della scorsa settimana tra Falcones, Lemaitre e Scurati, emerge a tratti la tendenza a relegare la storiografia in un ruolo gregario, a vedere negli studiosi i portaborracce dei romanzieri. Ma chi deve ricostruire la verità dei fatti e si rivolge alla comunità scientifica ha obblighi che non possono essere elusi e sottovalutati: diversi da quelli di autori che rispondono soltanto ai lettori e all’editore
Ennio Flaiano lo scrittore che adorava la stupidità
Per lui i cretini e gli idioti erano “la sublime vetta del mondo” Tra gli esempi il fascismo. E Mussolini, che “a palazzo Venezia si esibiva con la mascella follemente congestionata”
Dateci la voce di Primo Levi
Le lettere dell’autore de «La tregua» sono sparse tra monografie accademiche e libri divulgativi, riviste e blog letterari: riunirle in un corpus sarebbe utile e istruttivo