La psicoanalisi e l'inconscio sono temi ricorrenti nell'opera di Sandro Veronesi Succede anche nel «Colibrì» e in questo testo che narra dall'interno il premio vinto per la seconda volta
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La mia vita tra gli autori
Renata Colorni, ottant’anni, lascia la guida dei Meridiani E racconta: sfide, incontri e oltre mezzo secolo di editoria. Dagli esordi come traduttrice fino alla storica collana Mondadori, la letteratura vista da vicino
Il machismo messicano che danneggia tutti
Fa male alle donne, certo; ma anche agli uomini; e al Paese: il nuovo romanzo del politologo Emiliano Monge è l’«autobiografia» di una nazione che non riesce a liberarsi di violenza e corruzione. Ecco il suo racconto
L’amicizia oltre la gelosia
Dacia Maraini narra l’incrollabile intesa tra due donne che amano lo stesso uomo
Esther Safran Foer Sulle orme del padre e del figlio
La madre dello scrittore è tornata in Europa orientale (oggi Ucraina, allora Polonia) dove la tragedia che ha segnato la sua famiglia ha avuto inizio: le persecuzioni, la Shoah, il suicidio del papà quando lei aveva otto anni. E finalmente ha avuto la forza di scrivere quella storia. Qui ne parla con Jonathan, che da quella stessa storia trasse la materia per «Ogni cosa è illuminata»
Nicholas Sparks «Ogni amore è un conflitto»
Esce in anteprima in Italia e in Germania «La magia del ritorno», nuovo romanzo di uno scrittore da cento milioni di copie che raramente si concede ai giornali. I segreti di un fenomeno editoriale al di là di ogni più o meno ragionevole etichetta
Il frutto estremo dell’albero dei nomi
Giorgio Van Straten trasforma in romanzo la storia della sua famiglia partendo da quell’avo, ebreo olandese, che nel 1811 cambiò il suo cognome scegliendone uno che evocasse la «strada». Di mezzo c’è il Novecento e, in mezzo al Novecento, la Shoah
La legge è il nostro mestiere
Avvocati, i signori del«legal thriller»sanno perché i tribunali sono un pilastro della società americana. Che ora è scossa dall’indignazione per gli episodi di razzismo. Conversazione di JOHN GRISHAM e SCOTT TUROW
L’orrore si può scrivere
Nel1979 l’americano William Styron osò l’inosabile: narrare in un romanzo Auschwitz, quindi il Male, pur non essendo un sopravvissuto alla Shoah. Osò, appunto, e aveva ragione:«La scelta di Sophie» è un libro importante. Ecco perché
Tradurre, per diventare noi
La nostra lingua e quella dell’altro: uno scambio che non è soltanto letterario. Oggi la traduzione è spesso sottovalutata, malpagata, perfino non retribuita. Il rischio è perdere il senso del suo valore creativo