Il Vangelo secondo Flannery O’Connor. La scrittrice di Savannah, Georgia,Usa, pubblicò «Il cielo è dei violenti» nel 1960, al massimo della sensibilità letteraria (pochi altri sono riusciti come lei a non avere paura di raccontare cosa siamo) e al minimo della sensibilità fisica (malata di lupus, poi in stampelle, poi costretta alla quasi totale immobilità). Questo romanzo è un purgatorio che ci racchiude tutti, senza il ricatto dell’inferno e la chimera del paradiso, «come dovessi dare le ali agli uomini»
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Quell’amore ostacolato dalla guerra
“La vita docile” di Maurizio Cucchi racconta una storia impossibile nel primo ‘900 a Milano
Perché Dante non finisce mai
Ossola: «Ci attende sempre più in là nella sua Commedia c’è un mondo»
Si vive per vivere, non per imparare a vivere
Dialoghi da commedia brillante, humor saggio: i sessantenni di Elvira Seminara
Bradbury Il cantore degli infiniti futuri
Nasceva cent’anni fa, il 22 agosto, lo scrittore che ha popolato l’universo di marziani, di dinosauri, di vampiri. Visionario e immaginifico, lirico e distopico, ha interpretato la narrativa come arte del possibile, non dell’impossibile
Stephen King “Invento l’orrore per abituarmi all’orrore dentro di noi”
«Le cose più importanti sono difficili da esprimere perché le parole le diminuiscono».
Il drago della Louisiana ama la vodka e la tv
Eoin Colfer è un romanziere irlandese, autore della saga per ragazzi «Artemis Fowl», che come pochi s’intende di mondi fantasy e di animali fantastici. Torna in libreria con un testo per adulti(«Ho pubblicato talmente tanti libri per bambini che mi veniva naturale non usare parolacce, ora mi sono lasciato un po’ andare»), «Fiamme nella palude», con una creatura mitologica ed eccentrica di nome Vern e un adolescente di nome Everett. «Da piccolo mi sarebbe piaciuto essere un po’mascalzone,ma ero timido. Ho amato personaggi irregolari come Huck Finn, purtroppo non ho mai avuto il loro coraggio. Infrango le regole soltanto nella scrittura»
Dalla giungla l’apocalisse viene a cercarti
Alessandro Perissinotto recupera la storia, vera, del suicidio di massa di una setta in Guyana. Era il1978, l’autore spinge le ramificazioni di quel dramma fino agli Stati Uniti attuali
Compianto dello snob
C’è il difensore della Cultura Alta, il mandarino, il bibliofilo. Poi c’è, solitario e insolente, il fautore del trash. Con questi due ruoli ci tocca fare i conti (come mostra il Tommaso Labranca di Claudio Giunta)
Lo specchio cinese
La storia e la cultura sono state viste dai letterati confuciani per oltre due millenni come il «corretto bilanciamento di passato e presente»: riflettendo gli avvenimenti in modo oggettivo, svolgono una funzione educativa fondamentale perché offrono esempi di comportamento individuale e sociale