Furukawa Hideo è nato nell’area della centrale, ha famigliari e amici investiti dalle conseguenze del sisma e della contaminazione. «Dolore immane ma l’empatia con le vittime è durata solo fino al 2014»
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Alois Hitler, padre di Adolf: un libro lo racconta attraverso lettere inedite
Lo storico Roman Sandgruber dedica un saggio all’uomo da cui nacque il dittatore. Era un doganiere, non antisemita. Ma resta l’enigma del nonno del Führer
Giro del mondo orwelliano
George Orwell. Scaduti i diritti, gli editori ristampano le sue opere. Un'occasione per rievocare il brillante romanziere e giornalista ma anche il personaggio contraddittorio
Chi ha incastrato il fratello di Bosch?
Michael Connelly raggiunge il traguardo dei 35 romanzi e stavolta la missione del protagonista, l'avvocato Mickey Haller, è difendersi da un'accusa di omicidio. Ma può contare su una grande squadra e sulla famiglia, a partire da Harry.
Non sparate sulla memoria di Philip Roth
Forse sta pagando l' aver pubblicato “La macchia umana”, la più dura e profetica denuncia contro la scorrettezza politica e la cancel culture
Porto le donne sulle orme di Steinbeck
Kristin Hannah rievoca, oltre 80 anni dopo «Furore», le migrazioni interne negli Stati Uniti
Ma ricordare resta insopportabile
Kawamura Genki ha dedicato la scena cruciale del nuovo libro al terremoto di Kobe: 6.434morti nel 1995. «Ho scoperto che i sopravvissuti tendono a rimuovere: è un meccanismo di autodifesa»
I miei uomini e donne hanno sete… d’acqua, vita, giustizia
Marie-Claire Blais, 81 anni, stupì Margaret Atwood con il romanzo d'esordio. Oggi è considerata erede di Virginia Woolf. In Italia arriva il primo volume di un ciclo di 10 che è un racconto corale di malati, spacciatori, bambini, prostitute
Oates ci esilia non in un luogo ma in un tempo
La più prolifica tra le autrici statunitensi, dopo avere lambito più volte la distopia, stavolta ci si immerge appieno. Negli Usa «rifondati» chi non cede all’omologazione viene rispedito nel 1959. Che non era l’età dell’oro
L’America non ci serve Sappiamo fregarci da soli
Viet Thanh Nguyen lasciò il Sud Vietnam nel 1975, a 4 anni: «Mio padre saltò su una barca, mia madre e noi bambini su un’altra. La guerra mi ha forgiato ma gli Usa si sono appropriati del ruolo di vittime»