Annie Ernaux, una delle voci più autorevoli del panorama letterario internazionale, pone una riflessione profonda sulla vita di coppia: “L’amore di coppia brandito come un’arma per negare le disuguaglianze tra uomo e donna.”
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La parola è una liturgia Perciò scrivere ci ha salvate
Ilaria Tuti la scorsa estate ha perso la nipotina di 8 anni (ne avrebbe compiuti 9 due settimane dopo). Quel dolore irreparabile è diventato un romanzo, scritto in due mesi anche come un atto terapeutico. La francese Maylis de Kerangal ha pubblicato sei anni fa in Italia «Riparare i viventi», storia del cuore di un giovane morto in un incidente che continua a battere dopo l’espianto. «La letteratura ci consente di rimettere ordine e di rimetterci in ordine. Leggere è un modo per condividere il lutto»
La memoria malata pesca i ricordi
Il romanzo di Mariapia Veladiano è una narrazione affettuosa su una vita vissuta nonostante l’Alzheimer La storia di Andreina e della zia Camilla sostituisce all’idea di una normalità perduta quella di una normalità diversa
Ecco la virtù più fertile: l’infedeltà
C’è un canto fondamentale (il sedicesimo), tra i 24 che compongono l’«Odissea» di Nikos Kazantzakis tradotta da Nicola Crocetti; ci sono alcuni versi fondamentali, fra i 33.333 che compongono... Perché qui c’è un corpo a corpo con Dio
Volevamo essere comunisti
Il rosso antico non sbiadisce del tutto
L’ultima voce prima di finire desaparecido
Argentina. Torna il romanzo “Mascarò” scritto nel 1975 da Haroldo Conti, poi torturato e ucciso
Ma quant’è tenera quest’allegra crudeltà
Dopo tante raccolte di racconti, e non solo, il primo romanzo di Giulio Mozzi è «una riepilogazione, un testamento», praticamente l’opera della sua vita. Un meccanismo a orologeria dove verità e menzogna si confondono
Un altro caffè, grazie per aggiustare i ricordi
Il primo romanzo era stato un successo. Ora il giapponese Toshikazu Kawaguchi torna con la seconda avventura ambientata in un singolare bar di Tokyo, dove si può fare pace con il proprio passato
Sono una madre non sono una santa CAPITO?!
Si intitola «La spinta» ed è il romanzo d’esordio della canadese Ashley Audrain: attraverso le forme del thriller psicologico fa detonare il ricatto del diventare mamma, dell’essere espropriate di sé per assolvere a un compito che le convenzioni sociali impongono a chi, magari, un figlio non lo voleva avere
Basta con Hollywood serve un altro Sogno
In «The Arrest» Jonathan Lethem immagina uno scenario post-apocalittico, provocato dal collasso dei sistemi tecnologici, nel quale però il legame sociale resta ancora possibile.