Maggie O’Farrell mette al centro di un romanzo il figlio perduto di William Shakespeare, morto bambino a 11 anni. Ne nasce una storia universale sul lutto e il senso dell’esistenza.
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Ci servono parecchie paia di occhi
Il romanziere Benjamín Labatut: è la narrazione che dà senso ai misteri del mondo
Sono una tata artificiale Gli umani non li capisco
Kazuo Ishiguro, lo scrittore britannico di origine giapponese, torna al romanzo per la prima volta dopo il Nobel vinto nel 2017: a raccontare la storia è il robot che una bambina acquista in un negozio
La ragazza Bube e il padre perduto
Carmen Barbieri riesce a dare voce a una figlia che conduce una vita spezzata in due
Alberto Manguel “Così imparai a leggere i libri a Borges”
L’impulso originario della nostra specie è raccontare: che siano le storie ai bambini o le interpretazioni attoriali delle opere letterarie
“Moravia, Morante, Pasolini è stato leggendo loro che ho capito me stesso”
Intervista a René De Ceccatty - Tutti e tre pensavano di essere poeti. E uno solo lo era davvero, PPP, il cui desiderio era capire l'Italia
L’amore attorno a una camera a gas
Se questo è amore
Noi non siamo al centro. I romanzi post umani
Biologia, genetica, tecnologia sono ritenute in grado di trasformare l’individuo. Oltre la specie, oltre la morte. Ma smascherano anche l’illusione dell’antropocentrismo: non siamo troppo diversi dagli altri animali. In che futuro vivremo? La letteratura è utile perché ci aiuta a immaginarlo. Specie ora che il Covid rende la domanda più urgente: le distopie di Margaret Atwood, il potere della natura di Richard Powers, le allegorie di Jeff Vander Meer, le poesie dell’italiana Laura Pugno
Ora che ci penso, i miei romanzi sono storie di lockdown
«Branchie» era ambientato in parte nelle fogne di New Delhi, la scena madre di «Che la festa cominci» si svolge nelle catacombe di Villa Ada, in «Io non ho paura» (che compie vent’anni) c’è una prigione, in «Io e te» una cantina, in «Anna» (di cui in primavera uscirà la serie tv) una claustrofobica pandemia. Ne parliamo con l’autore, Niccolò Ammaniti
Dürrenmatt e il caso
La vita è un concatenarsi di eventi talmente misterioso da risultare imperscrutabile: dalla letteratura al teatro, la parabola creativa di Friedrich Dürrenmatt è stata una delle più significative (e personali) del secondo Novecento