Dell’autore scomparso nel 2020 Adelphi propone una scelta di scritti e Libreria Ticinum pagine sui legami con Voghera
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Agricoltori Gli altri poveri dell’America
Si è parlato spesso—in tutti questi anni—degli Stati Uniti profondi, rurali, bianchi, molto armati e molto trumpiani, tatuati e antiabortisti. Ora Sarah Smarsh, figlia e nipote e pronipote di piccoli coltivatori del Kansas, il granaio del Paese, scrive un libro—un po' saggio e un po' memoir—che smonta quella mitologia. Intanto racconta come sia possibile che i contadini del Midwest e del Sud producano il fabbisogno alimentare di una nazione senza di fatto goderne. Poi dice: «Ci siamo raccontati per secoli la favoletta della democrazia pura, senza divisioni in classi. Oggi assistiamo a privilegi e a ingiustizie macroscopiche: ci sono 40 milioni di poveri, altri 140 in difficoltà. E tra questi ci sono più bianchi di qualsiasi altra componente etnica»
Il nuovo Ottocento che ci abbraccia «La natura ritorna»
Richard Ford, del quale a maggio arriverà in Italia un volume di racconti, dialoga con Andrea Bajani, autore di un romanzo appena uscito. Divisi da un'America intera — uno in Maine, estremo nordest, l'altro in Texas — si trovano d'accordo su quanto la pandemia abbia modificato gli spazi e la loro percezione. Un po' meno sul rapporto con i personaggi: il primo si sente poliziotto buono e cattivo, il più giovane collega soltanto poliziotto buono
Nobel danese dimenticato spacca le teste
Johannes Wilhelm Jensen vinse nel 1944: solo ora «La caduta del re» viene tradotto in italiano
Riecco Via Gemito in prosa, opere e (adesso) pittura
Nel 2000 l'irruzione del romanzo — con un ritratto di Albrecht Durer in copertina—sorprese i lettori che conoscevano la biografia di Domenico Starnone. Ora, il suo ritorno con in copertina un quadro del padre Federico Starnone, sorprende ancora di più. Il volume è un ponte: tra due carriere, due poetiche, due modi di calarsi nell'esistenza
Sesso, delitti e Cicerone. Il noir dell’antica Roma
Nera come la Los Angeles degli anni Cinquanta, selvaggia come la Chicago degli anni Venti, la capitale è maestosa e sordida come sempre.
Un demone bracca Joshua di Nazareth
Valerio Massimo Manfredi esplora a modo suo i giorni successivi alla crocifissione
Ridateci il consumismo
Nel mondo cupo, disadorno ed ermetico in cui da mesi viviamo intrappolati, la diserzione sociale — tipica di chi pratica con gusto la misantropia — ha perso poesia e forza eversiva. Perciò può capitare di guardare con struggente nostalgia agli eccessi degli Wham! o ai rimpianti festaioli della Orano di Camus. E dire...
I blackout della narrativa americana
Per una curiosa coincidenza due scrittori di straordinario successo (un mostro sacro e un ex ragazzo prodigio) pubblicano a breve distanza due romanzi che raccontano due collassi tecnologici. «La Lettura» ha provato a leggerli in parallelo
Ferito a morte vivo per sempre
Uscì sessant’anni fa dopo una lunghissima gestazione, vinse il Premio Strega e si affermò come uno dei capolavori della narrativa italiana del dopoguerra: il romanzo di Raffaele La Capria è molto più di un’elegia sulla giovinezza che vola, spiega in queste pagine uno scrittore di un’altra generazione, anche lui vincitore dello Strega. Si tratta di uno sguardo su Napoli che va oltre Napoli e che riflette sul tempo riuscendo ad andare oltre il tempo