La distruttiva macchina della tortura familiare
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«La contemporaneità umana dei tempi» di Carlo Levi
Settant'anni fa Carlo Levi pubblicava L’arte e gli italiani, una riflessione sull’eredità culturale, l’arte e il ruolo di artisti e critici. Un testo destinato a esercitare un’influenza oltre l’ambito italiano
Il mio cane scomparso per amore
Alberto Rollo dedica un libro a Billy che decise di sparire quando capì di essere vicino alla morte. Un omaggio struggente
Pietro Grossi, soliloquio a più voci
A 46 anni, otto libri alle spalle, l’ autore torna dopo un lungo silenzio con un romanzo importante e voluminoso. Che sostituisce l’io con il noi per fare pace con sé, con la sua genealogia, con le ambizioni sbagliate, i doni del cielo di cui ha goduto, i privilegi di classe. Come ogni annosa educazione sentimentale, va in scena la ricerca disperata di un ’identità stabile
Scrivo per interrompere la linea di pazzia che ha fatto internare mia nonna
Venera Il nuovo romanzo di Nadia Terranova affronta il tema della follia nella sua famiglia, per “non passarla” alla figlia
L’ arsenico magiaro emancipa le donne
Sabrina Zuccato dà veste romanzesca a una vicenda vera avvenuta nell’Ungheria rurale tra le due guerre: una serie di avvelenamenti in un contesto di abusi maschili
Google non ricorda, il segreto sì
Una ragazza di paese diventata parigina perfetta per salvarsi dalla provincia deve ricostruire un delitto che toccò la sua adolescenza. Cerca di evitarlo, poi è costretta a cedere. Il «cold case» di Marie Vareille è una sorta di resa dei conti
Pietro Grossi, soliloquio a più voci
A 46 anni, otto libri alle spalle, l’ autore torna dopo un lungo silenzio con un romanzo importante e voluminoso. Che sostituisce l’io con il noi per fare pace con sé, con la sua genealogia, con le ambizioni sbagliate, i doni del cielo di cui ha goduto, i privilegi di classe. Come ogni annosa educazione sentimentale, va in scena la ricerca disperata di un ’identità stabile
Il sonno di Palermo genera coccodrilli
È un regista che da dieci anni manca dalla sua città il protagonista del nuovo cimento letterario del regista—ecco...— Roberto Andò. Che restituisce una città ipnotica, piena di misteri e di fantasmi, e di voci da riconsegnare ai proprietari
Alberto Moravia: L’arte libera ciò che è represso. La sua funzione sociale è essere antisociale
Dall'archivio storico di Tuttolibri, Alberto Moravia a colloquio con Furio Colombo il 1 novembre 1975