Si conclude qui la ricognizione di Alessandro Piperno sulle ragioni per cui ci si imbarca nella creazione narrativa: quale demone induce a tanta disperazione? L’ ambizione, naturalmente; l’odio, ovvio, motore sempre molto lubrificato; il senso di responsabilità (etica, politica, pedagogica...); e il godimento. Il guaio è che una concezione edonistica genera in chi la persegue sofferenze indicibili: a quest’ ultimo romanziere toccano entrambe le parti in commedia (fustigatore e fustigato)
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Lo strazio postcoloniale prende vita e parla con la voce di sedie in pelle umana
Nel racconto gotico di Barbara Comyns il macabro bottino di un generale tornato dalle guerre boere
Mi sono salvato da mia madre che non c’era
Andrea Bajani racconta la fuga da una figura materna “a perdere” in una famiglia dominata da un padre padrone: una dolorosa rinascita
La mia classe sognava in dialetto
La premio Strega torna indietro nel tempo e ricorda quella scuola in campagna con il complesso del “tacco infangato”
Le spie raccontano il mondo dalla città più corrotta: Londra
Mick Herron scriveva poesie, poi è passato alle «detective story», quindi l’ultimo salto: i suoi romanzi sugli «Slow Horses», i «Brocchi», agenti segreti dell’MI5 messi da parte, sono diventati una serie tv di successo con Gary Oldman: «Sì, i centri studi analizzano le mie avventure. Non l’ho fatto di proposito, ma rivelo lo spirito del Paese deluso uscito dall’Europa»
Gomorra, Ferrante: l’Italia da export
Il panorama della narrativa nel nostro Paese è segnato dalle conferme dei maestri riconosciuti (Arbasino, Camilleri, Eco, Magris& C.), dalla consacrazione di autori che piacciono al pubblico e vincono premi (il doppio Strega di Veronesi), da debutti di successo (Giordano). Due i casi che varcano i confini: l’ esordio di Saviano e «L’ amica geniale». Poi il memoir e l’ autofiction. E graphic novel e «romance» intercettano nuovi lettori
Misterioso delitto nel cuore nero dell’America
Povertà, razzismo e solitudine sono gli ingredienti del romanzo di Henry Wise: un giallo di genere Southern Gothic ambientato nella Virginia rurale
In nome del Camp e della «cosa in sé» contro l’uso perverso della metafora
L'incitamento filosofico di Susan Sontag a “fare un'esperienza più immediata di ciò che abbiamo”
Assecondare mai. La lezione di chi ha riassunto il suo tempo
Susan Sontag è stata la prima a codificare il modo con cui le fotografie ci manipolano. “Creano compassione e e allo stesso tempo contribuiscono a inaridirla”
Ancora grazie Susan, pop star dell’intelletto e vestale della verità
Non si accontentava di studiare e usava la mente come un grimaldello. Le sue riflessioni sulla malattia e la vecchiaia una Bibbia per tutte noi