Il coraggio di pensare il frutteto

La prima creatività che genera organizzazioni e comunità a un certo punto inizia a produrre al suo interno gli anticorpi per proteggersi da nuove creatività e innovazioni che sarebbero essenziali per farle continuare a vivere. Eppure la storia e il presente ci dicono che qualche volta movimenti e imprese fioriscono dopo la morte del fondatore, le comunità risorgono con un passaggio generazionale altrettanto creativo

Le tenaglie dell’ingratitudine

I dirigenti delle grandi imprese si trovano schiacciati dentro una vera e propria morsa relazionale cui non riescono a dare un nome. Da una parte sono oggetto di un’infinita domanda di riconoscimento e di riconoscenza che proviene dai loro lavoratori. Dall’altra, questi manager non trovano riconoscimento-riconoscenza per il loro proprio lavoro. Ci servirebbero nuovi manager umanisti, meno tecnici e più esperti in umanità.

Ulrick Beck, c’è una vita operosa da tutelare dopo la fine del lavoro salariato

Un nuovo Welfare. Al volgere del millennio, infatti, Beck avvertì come la precarietà, la sottooccupazione e la disoccupazione erano ormai diventate parti della biografia normale di un essere umano nell’Occidente capitalistico, proprio come il matrimonio o il divorzio. Davanti a questa svolta epocale, né i neoliberisti, né i neo-keynesiani, hanno trovato il coraggio di riconoscere la realtà: il pieno impiego è una chimera