Julia Hobsbawm, la studiosa inglese, figlia dello storico marxista, sostiene un approccio neo-umanistico al digitale. «La grande questione della nostra epoca è la connettività. Ma i social e le macchine non sono il male, dobbiamo imparare a comportarci bene. Come con l’igiene fisica e mentale»
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Sesso, censura & libertà la verità su “ Ultimo tango”
Il rifiuto di Belmondo: “Non faccio porno”. La scelta di Brando: “Lo convinsi con un libro di Bataille”. E poi la scena del burro: “C’era voglia di trasgredire e pensai: meglio non dirlo a Maria”. La Schneider non gliela perdonò. Ma ora che il film torna restaurato il Maestro rivela: ogni opera va vista nel suo tempo. E oggi?
“Cambiare l’Islam è possibile. Saranno le donne a farlo”
Saadia Zahidi : ”Negli ultimi dieci anni cinquanta milioni sono entrate nel mondo del lavoro. Questo è più che una rivoluzione”
“Solo il diritto protegge la ragione dal risentimento”
Gustavo Zagrebelsky raccoglie in un volume una serie di lezioni centrate su un interrogativo: come fa una società a rendere coeso quell’insieme di interessi che l’attraversano?
Io conto il denaro che non conta più
«Pagare o non pagare», l’«autobiografia economica» di Walter Siti Che ribadisce: «L’ascensore sociale s’è fermato»
C’è lo schiavo nello smartphone
Migliaia di bambini schiacciati in cunicoli per estrarre i materiali che servono ai nostri prodotti hi-tech. La denuncia di un economista
Il surriscaldamento della terra. Una minaccia che incombe
Cambiare le nostre abitudini se non vogliamo distruggere il pianeta
“L’ultimo giorno di Aldo Moro iniziò la fine di noi brigatisti”
Intervista ad Adriana Faranda - ex BR - postina della colonna romana
«Il capo di Facebook è il nuovo Napoleone »
Un saggio dello storico Niall Ferguson ricostruisce il conflitto secolare tra le strutture gerarchiche e le reti diffuse. Oggi siamo di fronte a una rivoluzione dal basso, suscitata da internet, paragonabile a quella causata dall’invenzionedella stampa. Ma da una parte si rischia l’anarchia, dall’altra il ritorno a un forte accentramento, anche per l’ascesa della Cina
L’uomo è meno intelligente di quello che crede
Steven Sloman è uno scienziato cognitivo che da oltre 25 anni studia la mente