Il filosofo: «Io eretico? No, solo coerente». La moglie: «Ho accettato di tenere conferenze in giro per il mondo solo per fare una gita con mia moglie»
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Ho camminato nella testa di van Gogh
Julian Snhabel e Vincent van Gogh
Paradossi dell’odio social: fissato con le regole, ignora le buone maniere
Angela Nagle è entrata nel dibattito sulla violenza in rete, identificandone l’origine— anche— in una questione di «stile»
«Sul Muro Donald ha perso E se tocca la Banca rischia una rivolta repubblicana»
Il filosofo Walzer: la destra è già in subbuglio sulla Siria Svolta a gennaio «Se Trump non cede a gennaio cambierà la maggioranza e gli andrà anche peggio»
Nel 2019 nodi al pettine. Migranti vedo troppa cattiveria
Romano Prodi: gli interessi elettorali hanno vinto sull’anima. Serve una giornata di mobilitazione per l’Europa Conti, tra un anno nodi al pettine. Pil solo a +0,5%. Il Pd? Non parla di futuro...
Io, Milano e le colpe del Pd
«Leader? II mio futuro è una pagina bianca. Ma la sinistra deve farsi trovare pronta». Parla il sindaco più di moda
Steven Pinker “Niente paura siamo illuministi”
Lo psicologo di Harvard, celebre per le sue analisi anti-apocalittiche sulla nostra epoca, ci racconta perché a suo giudizio, e al contrario di quanto vogliono far credere i populisti, la ragione e il progresso prevalgono ancora
Ricominciamo da zero (*)
(*) Cioè proprio da nessuno. È la risposta di David Benatar alla domanda che oggi circola in molti ambienti culturali: «Quante persone dovrebbero esserci al mondo?». Ma questa volta non è una questione di salvaguardia dell'ambiente da una specie molto invasiva, è proprio che «nascere è molto peggio che non nascere»
La migrazione inevitabile
Alex Zanotelli, sacerdote, per molti anni in Africa, dialoga con lo studioso Stephen Smith. Non sono d’accordo su tutto, ma su una cosa sì: gli arrivi in Europa aumenteranno. Lo dice la demografia. Bisogna prepararsi
«Caro Ben, riscrivi!» Così Philip correggeva l’amico
Benjamin Taylor conobbe Roth nel 1995, a 43 anni. Diventarono amici,molto amici. Al punto che il giovane scrittore poté mandare al grande autore le bozze del proprio memoir e riceverne correzioni e suggerimenti, così come il grande autore cominciò a inviare al giovane scrittore i suoi testi: «Tutto molto doloroso e molto utile», confida ora a «la Lettura»