La politica non mi fa più paura Il Pd non basta
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Seguendo la scia digitale Il populismo nel Big Data
Le rilevazioni di massa consentite da internet possono aiutare le scienze sociali a decifrare i fenomeni «orizzontali» indirizzati contro le élite. La xenofobia cresce tra gli individui segregati in reti dove i segnali di orgoglio e stigma si connotano in senso etnico o religioso
Lo stato di emergenza continuo
Il sociologo Davies: nella comunicazione digitale prevale un’emotività che favorisce il populismo «In Occidente dilaga l’insicurezza Un mondo che mi ricorda Hobbes»
Gli imprevisti dell’«homo digitalis»
L'economista e sociologo francese Daniel Cohen sarà oggi al Salone del libro di Torino per presentare il suo nuovo saggio «I tempi sono cambiati», per Codice edizioni. «L'«apprendimento profondo è una espressione usata per indicare le funzioni delle macchine, che finora erano prerogativa solo degli umani - come avere dei ricordi, interpretarli, prendere decisioni e adattarsi, modificando il proprio 'comportamento'. Tutto ciò può apparire entusiasmante. O, all'opposto, inquietante»
Emilio Gentile: il fascismo oggi non è la vera minaccia
Secondo lo storico urne deserte e diritti violati sono il vero problema
Romano Prodi “Il populismo presto si esaurirà Il Pd si apra e potrà approfittarne”
Valorizzare il vivaio e rinnovarsi
“Un sindacato unitario per tutti i lavoratori”
Landini e il 1 maggio
L’incontro difficile Ira cristiani e musulmani
Un anno fa il Pew Research Center, uno degli istituti di indagini più importanti del mondo, pubblicò una ricerca in cui l'Italia appariva il Paese dell'Europa occidentale più diffidente verso islamici e immigrati. Un mese fa i nuovi dati hanno evidenziato una diffidenza ancora maggiore. Abbiamo chiesto al direttore di spiegare questi risultati
La tecnica va troppo veloce L’umanità deve rallentare
L’autore Su Tong e la sua Cina: «Non è più un posto per curiosi». L’ambiente? «Ora ce ne preoccupiamo». Il potere? «Non saprei...»
“Mettiamo dei limiti a questa globalizzazione per salvarla”
DANI RODRIKIl più influente economista nel dibattito sulle radici economiche del populismo guida la riscossa degli accademici che vogliono costruire una proposta politica alternativa a quella nazionalista