L’emergenza del virus trampolino d’Europa

Come dimostra l’iniziativa Merkel-Macron, oggi ci sono le condizioni per rilanciare il processo d’integrazione sulla scia della crisi sanitaria. Ma non mancano le incognite: l’entità del debito italiano, un nuovo sovranismo nordico «in doppiopetto», le ricadute della recente sentenza della Corte costituzionale tedesca. Ne discutono Antonio Calabrò, Maurizio Ferrera, Piergaetano Marchetti, Alberto Martinelli e Antonio Padoa-Schioppa, autori un anno fa di un libro in difesa dell’Ue

Sì, le razze esistono (solo nelle nostre teste)

Le società umane non limitano rigidamente l’autonomia degli individui come fanno quelle delle formiche, osserva il biologo Mark Moffett, ma impongono regole precise e guardano con sospetto i membri di altre etnie, fino all’orrore di de-umanizzarli. Le nazioni non sono comunità immaginarie create dai media: sono essenziali come le famiglie, anche se non hanno alcuna base genetica. Per questo motivo gli Stati europei restano legati alle loro identità e non si fonderanno mai nell’Unione di Bruxelles

Joyce Carol Oates. La piccola spia fedele all’etica o fedele al clan?

La scrittrice, 82 anni portati con aristocratica eleganza nella clausura del New Jersey, torna con un romanzo che va a comporre l’affresco che da sempre dipinge sull’America di oggi. A proprio agio con killer e accademici,madri e figlie, mitologie popolari e scandali presidenziali, ha alternato il genere fantastico, «neogotico», a un impietoso realismo sociale. Come in questa epopea che affonda le unghie nella carne viva della famiglia. Sì, dice a «la Lettura» dopo avere premesso che non parlerà di politica né diT***p, apostrofato così su Twitter come se fosse una parolaccia. «Racconto la tensione tra la vita ideale di una comunità, tenuta insieme da una visione morale, e la vita privata di nuclei parentali spesso legati a culture tribali»

La vera passione del vecchio Petrarca

13 ottobre 1368: un giorno nella vita del poeta, qui ritratto carico di acciacchi fisici e in preda al più nero malumore. Così lo racconta Marco Santagata: «Laura, la donna amata, era una persona reale, non un mito». Il libro nasce da una canzone: «Ne avevo scritto un saggio accademico,ma avevo bisogno di svincolarmi dal rigore filologico e ho lavorato di fantasia». Lo studioso, che è anche dantista, spiega perché l’autore del «Canzoniere» ha segnato profondamente la lirica italiana, molto più dell’Alighieri

Woody Allen

Regista acclamato come un genio, marito e padre (adottivo) investito da accuse di molestie sessuali, pubblica in Italia un’autobiografia che è molto più della sua versione dei fatti. Piuttosto un bilancio. A «la Lettura» dice: lasciare New York ? E come potrei? Qui ci sono i miei affetti, il jazz, i miei dottori