Quando finisce l’ epoca del Mare Nostrum romano le due rive del Mediterraneo si differenziano, ma la logica degli scambi prevale sull’ uso della forza. Una lezione valida, osserva lo storico spagnolo José Enrique Ruiz-Domènec
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Una legge non batte da sola i muscoli dell’ algoritmo
Per Cory Doctorow la «sorveglianza commerciale di massa» è l’elemento costitutivo del web e diventa «politica». Il capitalismo dei social non è riformabile: va abbattuto
Un’Europa federale (o scoppieremo)
Sylvie Goulard è stata consigliera di Romano Prodi a Bruxelles e ministra in Francia. Ora, con un libro, tira in ballo la rana di La Fontaine che si gonfia fino a esplodere: pensare di allargare l’Unione da 27 a, magari, 36 membri rischia di ucciderla. «Chiediamo ai Paesi candidati di soddisfare requisiti severi ma non ci facciamo un esame profondo su come rinnovare davvero le istituzioni. Lo spirito dei fondatori si è perso»
Il redditometro all’esame dello psicologo
Michael Tomasello: «la scelta morale è sempre individuale. Ridistribuire la ricchezza? La sfida è trovare il giusto equilibrio tra un’equità basata sul merito e un’equità basata sul bisogno»
Una pianta per amica
La narrativa sul cambiamento climatico è spesso ansiogena e poco efficace. “Ripartiamo dal verde più vicino a noi”, e l'invito del biologo Stefano Mancuso
Se questo è uno Stato. Intervista a Primo Levi
Riletture di impressionante attualità
Il divorzio tra news e social media
Ben Smith (una vita a occuparsi di informazione: «New York Times», «BuzzFeed», «Semafor») ha scritto un saggio su come cambia il giornalismo. Lo abbiamo incontrato. «Servono marchi di fiducia nell’era dell’Intelligenza artificiale»
Ho patito la religione che separa
L’ebraismo, l’attivismo, la scrittura: parla Diane Williams, allieva di Philip Roth
Trucchi e parrucchi: scuola di ciak
Attrice figlia di attori (e madre di due gemelli che per adesso attori non vogliono diventare), Giovanna Mezzogiorno racconta ai ragazzi il mondo del cinema, che ha conosciuto per la prima volta a 5 anni: «Tanto lavoro ma tanta magia»
Il capitalismo dei predatori
Nel XX secolo la combinazione tra libero mercato e democrazia ha prodotto ottimi frutti. Ma ora lo strapotere delle maggiori imprese, sostiene Martin altera la concorrenza e moltiplica le rendite. Ne deriva un aumento delle diseguaglianze che indebolisce i sistemi rappresentativi. Lo si vede bene In America con Trump, ma l'Europa non è affatto immune dal pericolo