Il sindaco di Milano: «La mia città prima della pandemia stava volando e quando cadi dall’alto ti fai più male. Ora c’è una risposta, ma il blocco del turismo pesa»
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Rischio polveriera in Italia e Francia
Intervista a Marc Lazar . "Virus e populismi possono infiammare anche Italia e Francia"
Thomas Piketty «Diseguaglianze mai così violente, è l’ora del coraggio»
Con Il capitale del XXIsecolo ha venduto 6 milioni di copie. L’economista francese è tornato con Capitale e ideologia, in cui la sua accusa al sistema diventa ancora più profonda: le sperequazioni sono conseguenza di scelte perverse della politica, non prodotto ineluttabile dell’economia. E la quarantena ha aumentato le distanze
“Diseguaglianze, una ferita ereditaria”
Come ha potuto un paese all’avanguardia dei diritti smarrire le sue tradizioni liberali, socialiste e cattoliche? Parla Fabrizio Barca Che propone: “Patto tra generazioni: 15mila euro a ogni diciottenne”
Ripensare il capitalismo in una forma più equa
Il Covid-19 ci ha fatto entrare nell’epoca del postconsumismo
La mia “quarta via”, tra green revolution e giustizia sociale
La ricetta post-Covid del sociologo inglese Anthony Giddens, icona dei riformisti: “Solo unendo queste due diverse sfide nascerà un nuovo progressismo”
L’emergenza del virus trampolino d’Europa
Come dimostra l’iniziativa Merkel-Macron, oggi ci sono le condizioni per rilanciare il processo d’integrazione sulla scia della crisi sanitaria. Ma non mancano le incognite: l’entità del debito italiano, un nuovo sovranismo nordico «in doppiopetto», le ricadute della recente sentenza della Corte costituzionale tedesca. Ne discutono Antonio Calabrò, Maurizio Ferrera, Piergaetano Marchetti, Alberto Martinelli e Antonio Padoa-Schioppa, autori un anno fa di un libro in difesa dell’Ue
Sì, le razze esistono (solo nelle nostre teste)
Le società umane non limitano rigidamente l’autonomia degli individui come fanno quelle delle formiche, osserva il biologo Mark Moffett, ma impongono regole precise e guardano con sospetto i membri di altre etnie, fino all’orrore di de-umanizzarli. Le nazioni non sono comunità immaginarie create dai media: sono essenziali come le famiglie, anche se non hanno alcuna base genetica. Per questo motivo gli Stati europei restano legati alle loro identità e non si fonderanno mai nell’Unione di Bruxelles
Joyce Carol Oates. La piccola spia fedele all’etica o fedele al clan?
La scrittrice, 82 anni portati con aristocratica eleganza nella clausura del New Jersey, torna con un romanzo che va a comporre l’affresco che da sempre dipinge sull’America di oggi. A proprio agio con killer e accademici,madri e figlie, mitologie popolari e scandali presidenziali, ha alternato il genere fantastico, «neogotico», a un impietoso realismo sociale. Come in questa epopea che affonda le unghie nella carne viva della famiglia. Sì, dice a «la Lettura» dopo avere premesso che non parlerà di politica né diT***p, apostrofato così su Twitter come se fosse una parolaccia. «Racconto la tensione tra la vita ideale di una comunità, tenuta insieme da una visione morale, e la vita privata di nuclei parentali spesso legati a culture tribali»
C’è un Muro che circonda l’Inghilterra
John Lanchester narra una distopia che somiglia al reale. Ed evoca Joseph K.(cioè, ancora Kafka)