L’economista Daron Acemoglu riflette sulle sfide del futuro. «Con la vittoria di Biden possono crescere le probabilità che cominci un’azione efficace contro le diseguaglianze provocate dall’egemonia della Silicon Valley, che oggi detta l’agenda negli Usa. Ma sotto Obama furono attuate scelte disastrose e a livello mondiale aumenta il fascino dell’autoritarismo della Cina, dove il governo guida la tecnologia. Speriamo che l’Europa riesca a emergere come terzo polo»
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Meritocrazia. Che errore puntare tutto sui cervelli
L’espansione dell’educazione superiore è al picco. Il virus impone attenzione ai lavori manuali e di cura
Meritocrazia. Mai nessuno ce la fa davvero da solo
Il sogno americano è più democratico rispetto all’insistenza sulla mobilità sociale degli individui
Stato e mercato. Come risollevare l’Italia malata
A partire dal nuovo libro di Ferruccio de Bortoli, due studiosi si confrontano sul futuro del nostro Paese ferito dalla pandemia. Francesco Magris: bisogna recuperare forme di solidarietà, relazioni calde, non ci si può affidare soltanto al gioco degli interessi individuali. Alberto Mingardi: il rischio maggiore alimentato dal Covid è il dirigismo governativo, spegnere l’economia significa cancellare anche la socialità
La povertà è male quando non è uno stile di vita
Le emergenze del Covid e gli scandali nella Chiesa: la denuncia di don Erio Castellucci
E la peste nera smentì i dogmi di Ippocrate
Nel Trecento il diffondersi del contagio mandò in crisi la medicina dell’epoca. Il morbo veniva attribuito a un’eccedenza di umori e curato con salassi che peggioravano la situazione. Parla lo studioso tedesco Klaus Bergdolt
La provincia non è provinciale
In principio era Antonio Gramsci: la provincia è «dove il vecchio muore e il nuovo non può nascere», mentre per Leonardo Sciascia«tutto il mondo è provincia» ma si è provinciali non in rapporto al luogo in cui si vive ma «per le cose che si pensano»
Il fascismo è stato una recita. Oggi ci risiamo
Lo studioso americano Richard Sennett, una passione per il violoncello, sta preparando un saggio sulla dimensione teatrale della vita pubblica. Non nasconde i suoi timori: «I media digitali hanno aumentato il potere della performance, favorendo l’uso di un linguaggio impoverito. La gente sta perdendo ogni capacità di giudizio, come accade ai prigionieri nel mito platonico della caverna. Temo che in America la vittoria di Biden sia solo una parentesi in una lunga marcia verso l’autoritarismo. Ci sarà presto un altro Trump»
«Da Churchill a Boris Johnson Inghilterra mia come sei caduta in basso»
Donald Sassoon: La Brexit è la ciliegina sulla torta
Un ’ economia agro-ecologica chiede spazio dopo il Covid
Parla Joan Martínez Alier, vincitore del premio Balzan: «L’industria continua a consumare risorse non rinnovabili e a distruggere l’ambiente, bisogna puntare su una prosperità senza crescita»