L’intervista Yaa Gyasi, autrice di «Non dimenticare chi sei», esce nelle librerie americane con il secondo romanzo, «Transcendent Kingdom». «Racconto il razzismo privato»
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La centralità di Milano non è svanita con il Covid
Il sindaco del capoluogo lombardo riflette su come ripensare la città italiana più globale
Filantropia e disuguaglianza
Intervista a Nicoletta Dentico: “Il liquido amniotico del filantropocapitalismo è la diseguaglianza".
L’urgenza della memoria Dialogo su letteratura e politica
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e lo scrittore Claudio Magris si sono incontrati a Trieste a margine di un evento scientifico. Questa conversazione è il frutto di quell’incontro. Si parla di storia, di certi capovolgimenti della storia (per esempio quando Magris vede in tv cittadini polacchi marciare con svastiche e croci uncinate nella piazza centrale di Varsavia); di politica e di etica pubblica (per esempio quando Conte ricorda che il perseguimento del bene comune è l’unica prospettiva che deve muovere l’azione); di identità (per esempio quando Magris cita la lezione di un vecchio amico: l’identità è sempre qualcosa in movimento; altrimenti s itrasforma in idolo,simulacro). Poi si parla anche di Don Chisciotte, Omero, Proust...
Vienna ferita ma qui l’estremismo non seduce
Robert Menasse elogia il modello austriaco e denuncia polizie e servizi segreti europei che non si parlano
La tecno-dittatura della stupidità
Joshua Cohen, il romanziere che ha raccontato l’ascesa e i rischi di internet, riceve l’Artfor Peace Award. «I totalitarismi del XX secolo sarebbero stati invincibili con le tecnologie attuali. Oggi siamo più controllati, ma ci salviamo solo per la stupidità del potere»
Zadie Smith. L’identità? Una festa mobile
Chiunque conosca la storia delle culture sa quanto siano eterogenee e il prodotto di continui furti, prestiti, germinazioni incrociate
Martha C. Nussbaum: «Odio e razzismo non sono un destino. La risposta alla paura è la speranza»
La filosofa americana, tra ricordi e analisi. «Ho subìto violenza due volte»
I giorni disperati del cuore americano
Regista amato e premiato, eroe indimenticato di «Happy Days», Ron Howard presenta a «la Lettura» il suo nuovo film Netflix, «Hillbilly Elegy», in italiano «Elegia americana» come il memoir di J. D. Vance da cui è tratto. «È la storia di un Paese rurale e sconfitto, sopraffatto dai costi di sanità e istruzione, stremato dagli oppiacei, a terra. Conosco quel mondo, vengo dall’Oklahoma. Ma sono ottimista»
Edgar Morin. Svegliamo i sonnambuli
«Gran parte dell’umanità è inconsapevole deirischi enormi ai quali va incontro la nostra specie. La pandemia segna una crisi planetaria di carattere antropologico a cui bisogna reagire con un nuovo senso di fratellanza. Prima che sia troppo tardi»