Severino Dianich da bambino, in Istria, ascoltò Mussolini annunciare l’ingresso nel secondo conflitto mondiale. Da ragazzo si ritrovò tra i profughi che l’Italia guardava con diffidenza. In un momento in cui la violenza bellica investe anche l’Europa e il Mediterraneo, il teologo avverte: «È ignobile l’idea che esista una guerra accettabile. Perché la sua logica non cambia mai, ed è la sopraffazione». Questo dolore l’arte lo ha sempre mostrato (lo raccontiamo nelle pagine successive) e il presepe (che compie otto secoli) lo ha sempre esorcizzato
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Vittorio Lingiardi. Sono un analista non un guru
Gli studi alla facoltà di medicina, la giovinezza in una famiglia borghese, il dolore giovanile per la perdita della madre e la scoperta di Jung. Confessioni di uno psicoterapeuta che ama il cinema e la poesia
Lord Jeffrey Archer La vecchia Inghilterra è ormai evaporata
Parla un campione del giallo britannico mentre esce una nuova indagine. «I conservatori hanno cambiato il Paese, i laburisti sono bianchi piccolo-borghesi». Poi esalta i quattro grandi longevi: le Carré, Grisham, King e sé stesso
HangarBicocca Fabbrica d’arte
A Milano gli stabilimenti Pirelli festeggiano vent’anni di cultura con due anni di eventi. Parla Vicente Todolí, direttore dello spazio che ospita anche i «Palazzi» di Kiefer
Il razzismo degli antirazzisti
Il politologo Yascha Mounk critica l’ideologia «woke», che privilegia le identità particolari rispetto alle regole universali. «Black Lives Matter ha molte ragioni valide, ma sbaglia quando dice che l’America oggi è ingiusta come nell’Ottocento»
Carlo Sini. Sono un filosofo in mezzo ai lupi
Una vecchiaia senza risentimento. E, guardandosi indietro, una vita ricca di maestri e padri spirituali da Barroé a Pierce, con il pensiero come passione. Seguendo la lezione di Spinoza: “Dì quel che devi dire e infrangi lo stesso”
Oliviero Toscani «Le vetrine allestite già a novembre sono il segno di questi tempi diseguali»
A New York ad esempio è sempre come il 25 dicembre. Basta avere i soldi
Servi di internet, unitevi!
Yanis Varoufakis torna in libreria con un testo che è un manifesto (anche per il richiamo al famoso «Manifesto del Partito comunista»). «Tecnofeudalesimo» è l’approdo finale del capitalismo: «Nei nuovi feudi virtuali (Amazon, Instagram...) le nostre menti sono tenute in catene».
Non se ne va mai il sapore di sale
Gino Paoli. L'infanzia in una Genova in guerra. L'amicizia con Tenco finita per Stefania Sandrelli. A quasi novant'anni, il grande cantautore ripercorre i segreti dei suoi successi. Come quando vide il cielo da una certa stanza, senza più pareti
Judith Butler Le guerre, il Covid È tutto sbagliato
Parla una tra le più influenti filosofe degli studi di genere, talvolta accusata di un eccesso di politicamente corretto