La moltiplicazione delle sinistre

La candidatura di Kamala Harris negli Usa, la vittoria dei laburisti di Starmer nel Regno Unito, il dualismo tra Mélenchon e Glucksmann in Francia, ma anche le ricette di Sánchez in Spagna, di Scholz in Germania e, in Brasile, di Lula (troppo amico di Cina e Russia, però). In apparenza avviene tutto nella stessa area politica. In realtà sono leader distanti fra loro

Come uscire dalla permacrisi

Il premio Nobel per l’Economia Michael Spence ha scritto un libro con l’ ex premier britannico Gordon Brown e l’ ex finanziere Mohamed El-Erian. A «la Lettura» spiega che siamo difronte a problemi più gravi e frequenti rispetto al passato. Ma non bisogna disperare: servono investimenti—soprattutto in settori come scienze della vita, sostenibilità e Intelligenza artificiale—affinché l’Europa non resti sempre più indietro

La virtù del compromesso

Tre grandi democrazie —l’Unione Europea, l’India e il Sudafrica— sono andate al voto nelle scorse settimane. In tutti e tre i casi, partiti di solida tradizione o di più recente formazione hanno perso consensi (quello di Modi a Delhi e l’Anc di Mandela) o sono addirittura crollati (la Spd in Germania, il movimento di Macron in Francia). Perciò per governare, osservano gli studiosi, è dunque necessario recuperare...

La ragnatela delle alleanze

Geopolitica L’insieme delle organizzazioni internazionali e dei forum di consultazione costituisce un mosaico complesso, del quale ricostruiamo un quadro nel grafico delle pagine seguenti. Ma in realtà i Paesi che ne fanno parte sono divisi da profonde rivalità: vale perla Nato e il G7, ma ancora di più per il G20 o i Brics (come abbiamo visto nei giorni scorsi)