Anche nel suo secondo mandato il presidente degli Stati Uniti sta inondando i social media di annunci e dichiarazioni. E approfitta della debolezza di stampa e televisione
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Come l’informazione modella le menti
Cortine fumogene e impigrimenti della funzione cerebrale
L’informazione ha fatto la storia e gli uomini
Idee per il futuro. Dopo il bestseller «Sapiens», lo storico Harari propone un viaggio nello spazio e nel tempo accostando civiltà e discipline diverse per concludere che il «nexus» ci può rendere liberi o schiavi
La quarta rivoluzione inizia con l’informazione
A caccia della verità. Luciano Floridi spiega che nel nostro mondo non servono condanne o fughe dalla tecnologia, ma attenzione (politica, in primis) al capitale semantico e alle occasioni e ai modi per accrescerlo
L’informazione è un diritto universale
Il cronista e gli abitanti che hanno filmato l’aggressione hanno esercitato la loro libertà. È evidente l’interesse pubblico quando un gruppo di militanti canta cori fascisti per strada
Un papa giornalista?
Quest’anno il premio È giornalismo è stato assegnato a papa Francesco. Una scelta che sembra guardare al nuovo ruolo dell’informazione
I segreti di Snowden arrivano per posta con un francobollo da 5 dollari e 80 cent
Due giornalisti hanno ricostruito il viaggio dei documenti dalle Hawaii a Brooklyn in una scatola di cartone. Una beffa per il governo Usa che aveva creato la rete di spionaggio e sorveglianza dei cittadini
La suadente campagna filorussa della tv italiana
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina la tv italiana si è prestata a fare da cassa di risonanza della propaganda russa. L’analisi del corrispondente di Le Monde da Roma.
Nazismo: termine usa e getta?
Le parole hanno un peso e un significato, che non si possono usare a casaccio svuotandole delle idee che hanno espresso e delle conseguenze che hanno provocato.
La tribuna cinica della televisione
La diagnosi di Pasolini sulla televisione nell’Italia degli anni Sessanta-Settanta era severa: asservita al nuovo tecno-fascismo, operava uniformando conformisticamente le coscienze al “sistema dei consumi”. Una nuova religione - quella pagana e permissiva del consumo compulsivo - trovava in essa il suo megafono ideologico. I vari talk show che hanno oggi monopolizzato il dibattito politico nel nostro paese rivelano il carattere datato di questa diagnosi.