Nel lontano 1945 dall’orrore dell’Europa coperta di macerie e di cimiteri, dal mondo sgomento per i massacri di milioni e milioni di persone inermi si levò un grido corale potentissimo, “mai più”. Mai più lager, mai più sterminio. Mai più guerre.
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Israele, Hamas, il palazzo e il topolino
La metafora che spiega le assurdità della guerra
Se il conflitto si allarga
Finora in Medio Oriente ha prevalso la volontà di evitare un’escalation. Ma le valutazioni strategiche potrebbero cambiare, mettendo Iran e Israele in rotta di collisione
Gli ostaggi sono un trauma nella storia israeliana
Dagli anni sessanta, una serie di sequestri ha segnato la vita del paese. Costringendolo a passare dall’intransigenza al negoziato
Medio Oriente, dalla parte delle vittime
Dovremmo sottrarci alla logica bellica degli opposti schieramenti in campo (filopalestinese, filoisraeliano) e adottare un punto di vista che vada oltre questa tragica spirale di morte
La guerra, la speranza, la fine delle illusioni
Se intendiamo affermare ancora davanti a tutti i nostri autentici valori occidentali, occorre smettere di rifiutare la cosa più ovvia: che sono sempre stati avvinghiati al sangue
La luce di Hannah Arendt nell’orrore del nazionalismo
Hamas e Netanyahu coltivano piani speculari): liberare il territorio dagli “altri”
Come uscire dalla trappola dell’estremismo
Sia Hamas sia il governo Netanyahu sono contrari a qualsiasi opzione di pace. Per uscire dal circolo vizioso bisogna riconoscere che esistono voci concilianti da entrambe le parti e metterle al centro del dibattito.
Il punto di non ritorno
Il rischio è che nessuno dei due popoli, i cui destini sono inesorabilmente legati dalla storia, possa vedere realizzate le rispettive aspirazioni di autodeterminazione e di sicurezza
Israele-Hamas, gli occhi chiusi sulla realtà
La ferocia dell’attacco terroristico non avrebbe dovuto suscitare sdegno e solidarietà? In primo piano, invece, si è manifestata una tendenza irresistibile che attraversa l’Occidente: individuare nel popolo ebraico la sola e unica causa del proprio male