Si moltiplicano nelle città israeliane violentissimi scontri con gli arabi
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Per Hamas le bombe sono una chance contro i rivali di Fatah
Guerra dalla Striscia di Gaza. Centinaia di lanci sulle città, i gruppi armati di Gaza li annunciano in anticipo per massimizzarne l'effetto
David Grossman “A rischio il fragile equilibrio di Israele: così perdiamo tutti”
L’intervista allo scrittore: "La violenza fra arabi israeliani ed ebrei è orribile: spezza ogni idea di coesistenza, la speranza di vivere l’uno accanto all’altro"
Noi siamo le guerre che facciamo
La studiosa di Oxford Margaret Mac Millan sostiene che i conflitti non sono incidenti di percorso: «Hanno forgiato il nostro pensiero, il linguaggio, la politica e la società»
Nagorno Karabakh, lo Stato che non c’è
Il Nagorno Karabakh è un paese che non esiste. Amato dagli armeni, conteso dall’Azerbaigian, dimenticato dal resto del mondo, questo piccolo fazzoletto di terra del Caucaso meridionale si dibatte tra la guerra e la pace da più di vent’anni.
Cosa c’è dietro gli scontri nel Nagorno Karabakh
In Azerbaigian, Ilham Aliyev lotta per prolungare il regime dinastico della sua famiglia per una terza generazione
L’asfalto del Kosovo sul monastero serbo
Nonostante la legge la protegga, una strada minaccia l’enclave ortodossa di Decani, una struttura con 25monaci tutelata dall’Unesco. I militari italiani del contingente Kfor fanno la guardia, ma le ruspe incombenti sono il segno dei fragili equilibri della piccola repubblica (a maggioranza albanese e musulmana)mai davvero uscita dalla guerra
Il senso delle guerre
Elliot Ackerman è uno scrittore, ex Marine reduce della seconda battaglia di Falluja in Iraq, autore di un romanzo che è la storia di un sopravvissuto; Giulio Giorello,filosofo, è convalescente dopo due mesi di ospedale per l’aggressione del coronavirus; Sergio Harari, in trincea durante l’emergenzaCovid-19 in un ospedale milanese, è stato anche lui colpito dalla malattia. Discutono del loro lavoro, cioè della loro vita. Prima e dopo la guerra. La questione è definire il nemico
10 giugno ’40, per l’Italia è l’ora del destino
Ottant'anni fa la dichiarazione di guerra.
Ciak! La Costituzione – L’Italia ripudia la guerra (art. 11) – Il video dell’Istituto Molinari di Milano
Con il suo video per il progetto Ciak! La Costituzione, la 5A dell'Istituto Molinari di Milano ha provato a chiedersi come sarebbe stata diversa la nostra storia se nel 1939 fosse già esistito l'articolo 11 della Costituzione repubblicana che afferma che «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».