L'analisi del filosofo sloveno sulla fase mondiale che si è aperta con il conflitto in Ucraina: è calda una pace che equivale a un conflitto ibrido permanente, dove gli interventi militari sono presentati come "missioni umanitarie"
Le rappresentazioni della potenza russa e della resistenza ucraina sembrano provenire dal passato. Sono l'immagine dell'Urss che si rifiuta di smettere di sognare la propria grandezza, uno strascico del '900 che colpisce più di tutti il faticoso progresso fatto dall'Europa sulla strada dell'integrazione
Ma siamo sicuri, proprio proprio sicuri, che l’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati sul bilancio della difesa costituisca uno strumento utile a prevenire la guerra e affermare la pace?