Il presupposto della giustizia è la capacità di prestare attenzione e rispettare le persone; tutto quello che ci circonda va nella direzione opposta: la pena di morte, o il «populismo penale»
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Cospito, il 41 bis, i boss mafiosi e il pericolo dell’incompetenza
Il 41 bis è un provvedimento eccezionale, che deve essere maneggiato con grande cura e con grandissima consapevolezza, perché la mafia, come sempre, approfitta di ogni errore dello Stato
La pena l’inferno e la misericordia
C’è da augurarsi che, comunque si concluda, il caso Cospito serva ad aprire, come la sua gravità imporrebbe, una seria discussione sullo stato del nostro diritto penale.
Intercettazioni, mai più bavagli all’informazione
Fare chiarezza su una legge indispensabile in una democrazia
Stasera a cena vi porto un vino fresco di galera
Progetti di giustizia riparativa e di reinserimento sociale dei detenuti
Per i giudici collusi non ci fu epurazione, dopo il fascismo furono addirittura promossi
Un'analisi storico-giuridica della mancata "Liberazione" della magistratura dai suoi membri più compromessi. Come il presidente del Tribunale della Razza Azzariti, che fu messo alla guida della Corte Costituzionale
Se il governo cede al populismo penale
Il decreto del governo guidato da Giorgia Meloni che introduce il nuovo reato di “invasione di edifici finalizzata ai raduni” (sinteticamente ribattezzato “reato di rave”) prevedendo pene che possono arrivare a sei anni, ha scatenato un inevitabile dibattito che merita alcune osservazioni.
Processi alla storia
GiustiziaDopo le sentenze di Norimberga contro i gerarchi nazisti, in molti altri casi leader importanti sono finiti alla sbarra davanti a tribunali nazionali o internazionali. Tra i più noti, l’argentino Videla, i serbi Milosevic e Karadžic, l’iracheno Saddam Hussein
L’eterno girotondo dei capri espiatori
Quattro studiosi partono dalla Colonna infame manzoniana per affrontare attraverso la letteratura (Steinbeck e Camus, Orwell e Huizinga...) il tema del pregiudizio e dei condizionamenti che portano a scegliere vittime sacrificali innocenti
L’oscuro nesso tra colpa e pena
Alla base dell’idea di giusta retribuzione c’è l’erroneo presupposto che funzioni da annullamento e possa ripristinare l’equilibrio perduto