Con l’articolo di oggi iniziamo ad affrontare il lavoro di Rawls che fu successore di Kenneth Arrow ad Harvard nella prestigiosa cattedra intitolata a James Bryant Conant
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Il marchese di Condorcet e il ragionevole ottimismo del pessimismo costruttivo
Condorcet dimostra che la regola della maggioranza, può rivelarsi del tutto inadeguato al raggiungimento di un verdetto univoco e soddisfacente
La libertà nasce dal pluralismo dei valori
Che differenza c’è tra «libertà negativa» e «libertà positiva» e che rapporti hanno con il concetto di felicità
Fraternità, uno scandalo necessario
Democrazia. Dalla giustizia all’ambiente, dal lavoro ai diritti umani, il libro curato dal gesuita Francesco Occhetta è una sfida al presente dominato dalle guerre
Marx, la giustizia e la contraddizione finale del comunismo
Una volta realizzato il comunismo, secondo il filosofo che lo teorizzò, non si potrà dire che i cittadini considereranno tale società una società giusta. Perché il senso di giustizia non avrà, allora, più ragione di essere
Marx e lo sfruttamento dei lavoratori: ingiustizia evitabile o errore di sistema?
La questione della giustizia nel pensiero marxiano rappresenta un vero paradosso
Che c’entra la giustizia con Karl Marx?
“Date le circostanze della sua vita, il suo successo in quanto teorico dell’economia e sociologo politico del capitalismo è straordinario, anzi, eroico”. Così scrive John Rawls nelle sue Lezioni di Storia della Filosofia Politica a proposito delle vicende biografiche e del contributo di pensiero fornito da Karl Marx
Hegel, filosofo della tradizione e del riconoscimento
Il compito della filosofia politica, dunque, della teoria del diritto è quello di consentire la comprensione profonda delle condizioni presenti attraverso le quali l’individuo può esercitare appieno la propria libertà
Processo alla vittima
La ragazza che ha denunciato Ciro Grillo e gli amici per stupro chiamata a difendersi Dai legali degli imputati una raffica di 1400 domande molte delle quali mortificanti
Immanuel Kant e le contraddizioni della meritocrazia
Ogni cittadino, scrive il filosofo “deve poter raggiungere dal punto di vista del ceto ogni grado, nel corpo comune, al quale il suo talento, la sua operosità e la sua fortuna lo possano condurre”