Intervista a Furio Colombo - Il 20 luglio del 2000, ben prima dell'ONU, l'Italia ha scelto una data per ricordare la Shoah. Una battaglia durata 5 anni. Come ricorda il promotore della legge
Denise Epstein, la figlia maggiore, si rende conto che fra quelle carte c'è il quaderno da cui la madre non si separava mai. Capisce che è il suo ultimo romanzo rimasto incompiuto. Suite Francese viene pubblicata nel 2004
Novecento. In occasione del Giorno della Memoria, parla lo scrittore tedesco Uwe Timm, autore di «Un mondo migliore» (Sellerio). Nella Germania sconfitta si indaga sulla figura di Alfred Ploetz, il «padre» dell’eugenetica nazista. «Volevo capire come fosse stato possibile che uno degli scienziati nazisti, che era stato socialista in gioventù, fosse passato dall’anelito all’uguaglianza al progetto dell’igiene razziale»
Il 27 gennaio è dal 2000 nel nostro Paese la data simbolica della Giornata della Memoria per "ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".