Gli Stati sonnambuli

Nell’estate del 1914 le nazioni europee marciarono—con una certa leggerezza, qualche capriccio e diversi errori di valutazione—verso il precipizio della Prima guerra mondiale. Nell’ estate del 1941 il presidente Roosevelt si comportò in tutt’ altro modo: non solo era pronto alla reazione militare giapponese, ma secondo alcuni studiosi la provocò. Oggi le cose stanno addirittura peggio: Stati Uniti e Cina giocano con il fuoco dei ricatti, governi e opinioni pubbliche ballano sull’ abisso. E l’inizio di un conflitto terribile sembra sempre più vicino

Gelo e disgelo nella lotta per l’ordine mondiale

Guerra e deglobalizzazione che hanno mutato le relazioni internazionali e accelerato un “decoupling” economico e politico. Gran parte degli Stati non si allinea rispetto a Mosca OA Washington, ma attende il compiersi dei nuovi equilibri globali. L'isolamento imposto dall'occidente avvicina tra loro gli esclusi. La Cina, intanto, cerca per sé un ruolo da protagonista

La difficoltà franco-tedesca e il mito della nuova Europa

Dal trattato dell'Eliseo del 1963 raramente Francia e Germania sono state distanti come nella fase segnata dalla guerra. Avendo previsto il pericolo che Putin rappresentava, i paesi dell'Europa centro orientale si sono sentiti rafforzati. La nuova legittimità politica di queste potenze, protette dagli Stati Uniti, ha riproposto lo spostamento dell'asse a est