L’ultimo bollettino economico di Banca d’Italia ha messo nero su bianco quanto ormai risulta evidente a tutti: il 2014, invece della tanto annunciata ripresa, ci porterà solo crescita zero, stagnazione.
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Il Sud Europa paga caro il rispetto delle regole
Lo scivolone dell’Europa verso la deflazione è stato un «tradimento» nei confronti del Sud Europa
Il piano Bce che porta il cavallo alla fontana
Ripresa e consumi
Petrolio meno oro e più nero
Nessuno è oggi in grado di influenzare il prezzo del petrolio, né l’Arabia, né gli Stati Uniti poiché l’industria petrolifera a stelle e strisce non è un’industria di stato. La nuova bonanza dell’oro nero non durerà molto, un anno sì, difficilmente andrà oltre il 2015, il riequilibrio di domanda ed offerta riporteranno i prezzo sui valori corrispondenti ai costi produttivi e guardando oltre l’orizzonte, tali costi non potranno che aumentare per il semplice fatto che serve energia per estrarre petrolio, ne servirà sempre di più, e l’energia costa.
Garanzie miliardarie per i derivati di Stato
Riflessioni sulla pericolosità dei derivati
Diritto certo e governance opaca
Stato e democrazia I protagonisti del capitalismo finanziario risultano spesso occulti
Giovani e poveri le radici dello sviluppo
Le innovazioni cruciali germinano tra giovani e poveri Oggi c’è tutto un pullulare
di nuova economia che ha bisogno di nuove istituzioni finanziarie che sappiano vederla, riconoscerla come buona, darle fiducia e, infine, credito.
Oro nero, prezzi giù per far esplodere la bolla dello shale
La corsa al gas di scisto ha creato debiti e investimenti non più sostenibili. Si rischia una spirale finanziaria negativa
È meticcio il genio del futuro
La qualità della nuova fase del libero mercato dipenderà da quale economia sarà capace di assorbire e valorizzare l’energia giovane che si sta sprigionando dentro e fuori il web. L’economia civile non deve più ricorrere ai soli vocabolari dell’etica e dell’altruismo. Occorrono parole e percorsi capaci di attrarre giovani creativi che rischiano di finire alla corte del capitalismo finanziario.
L’abisso della disuguaglianza
Le riforme che servono sono altre