La mente reazionaria non è solo nostalgica

Il nuovo libro di Mark Lilla sottolinea una giusta esigenza: analizzare le idee di chi sogna radicali ritorni al passato. Ma trascura autori fondamentali come Schmitt, de Maistre, Spengler. E soprattutto sottovaluta il fatto che questi pensatori non negano la ragione, ma mostrano una grande capacità di strumentalizzarla ai fini della loro volontà di dominio

Ágnes Heller, una filosofa radicale alla ricerca dell’avventura dell’esistenza

Il profilo. Scompare nuotando nel lago Balaton l’intellettuale della «teoria dei bisogni». A suo giudizio era inutile guardare alla «presa del palazzo d’inverno», in attesa di cambiare la vita; la forma della vita deve già cambiare in attesa della rivoluzione. Era sconcertata dal ritorno dell’antisemitismo, allarmata da quelle spinte nazionalistiche capaci di disgregare per sempre il progetto politico e culturale dell’Europa