Crescono le donazioni dei super-ricchi per finanziare iniziative sociali e sanitarie, ma la beneficenza è diventata anche un affare che di nobile ha molto poco
Siamo proprio sicuri che la magnanimità dei coniugi Gates, o dei coniugi Clinton, o di Ted Turner e Mark Zuckerberg sia «pura»? Pare proprio di no, scrive Nicoletta Dentico. Le donazioni producono rilevanti vantaggi fiscali, politici e commerciali: i famigerati turbocapitalisti si sono trasformati in filantrocapitalisti. Ma l’approccio neocolonizzatore non è cambiato