Rovescismo storico. Il patto tra Molotov e Ribbentrop fu firmato il 23/8/ 1939, quasi un anno dopo il Patto di Monaco del 30/9/1938 tra i nazisti e i governi di Londra e Parigi che così legittimavano
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La risoluzione dell’Europarlamento su comunismo e nazismo è un capolavoro di propaganda
Un esempio di scuola di cattiva storiografia e di strumentalizzazione in chiave politica della storia.
L’Eurozona fra Lagarde e Merkel
Christine Lagarde ancora non si è insediata alla guida della Banca centrale europea ma il duello con la cancelliera tedesca Angela Merkel è già iniziato ed ha in palio la ricetta per la crescita dell’Eurozona.
Serve una profonda revisione delle regole economiche dell’Ue
Il messaggio del presidente Mattarella per il riesame delle regole del Patto di stabilità, allo scopo di rinnovare la coesione europea e indirizzarla verso la crescita e gli investimenti produttivi, può aprire una stagione di grandi cambiamenti e innovazioni in tutti i campi della politica e dell’economia.
Regole fiscali europee, una proposta di riforma
L’European Fiscal Board propone una radicale revisione delle regole fiscali della Ue. Non è un via libera alla crescita indiscriminata della spesa pubblica. Ma uno sforzo di razionalizzazione e miglioramento della qualità della politica fiscale in Europa.
Gran finale di Draghi a colpi di bazooka
Mario Draghi lascia in eredità a Christine Lagarde una politica monetaria ultra-espansiva. Ha fatto tutto quello che poteva per sostenere l’economia dell’area-euro. Adesso tocca alla politica fiscale. E la Germania dovrebbe fare da apripista.
L’occasione italiana per cambiare le regole Ue
La nuova Commissione Europea
Un governo europeo, non fatto in Europa
Il nuovo esecutivo italiano
Tra Italia e Ue una partita da giocare insieme
In Europa si aprono prospettive nuove, potenzialmente favorevoli all’Italia. Per questo, un nuovo governo formato dai partiti che hanno contribuito all’elezione di Ursula von der Leyen dovrebbe sostenere le ipotesi di riforma con coerenza, anche all’interno.
Vietato sprecare il dividendo dell’uscita dei no-euro
Ai mercati è bastato che i no-euro fossero messi alla porta perché calasse la percezione di rischiosità del debito pubblico italiano. Il nuovo governo deve non sprecare questo regalo, resistendo alla tentazione di fare più deficit e impostando una manovra di qualità, contenendo la spesa pubblica corrente.