L’Europa non può vivere nei ristretti confini nazionali delle sinistre

Recovery fund. Dopo decenni di lamentazioni contro i Trattati dell’Unione europea, ne abbiamo finalmente incrinato uno dei suoi peggiori: il famoso «no bail out». Tutto è cambiato? No. Anche questo «deal» è fragile e rischioso. Ma per la prima volta in 63 anni l’Ue è una comunità politica che assume il dovere di aiutare i paesi in difficoltà

Controcanto alle sirene sovraniste

Di fronte al canto delle sirene nazional-sovraniste, la mossa più efficace che le democrazie europee e le società aperte possono compiere è una definitiva accelerazione sul fronte dell’unità e della solidarietà, per rilanciare il “contratto sociale” e i valori della nostra civiltà e venire incontro ai bisogni materiali di cittadini, famiglie e imprese.