Tecniche di manipolazione delle informazioni, creazione del consenso, propaganda e contro propaganda: quanto siamo in grado di evitarle nella nostra fruizione quotidiana dei contenuti web? E attraverso i social quale forma di democrazia si va costruendo?
Archivio articoli per il tag: Etica - pagina 14
A chi non piace Francesco
Attacco al Papa
Konrad Krajewski e l’ecologia umana di Bergoglio
Il 12 maggio 2019, verso le otto di sera, quando su Roma scendevano le prime ombre della sera, un cardinale si calava in un tombino di via Santa Croce in Gerusalemme, rompeva i sigilli posti dall’azienda che fornisce l’energia elettrica e riattaccava la corrente a un palazzo occupato dal 2013 da 150 famiglie, più di 400 persone.
Il Papa e la lingua dei segni
Francesco rappresenta l'unica autorità morale capace di parlare a quanti soffrono e a quanti si preoccupano di coloro che soffrono
Gli imprevisti dell’«homo digitalis»
L'economista e sociologo francese Daniel Cohen sarà oggi al Salone del libro di Torino per presentare il suo nuovo saggio «I tempi sono cambiati», per Codice edizioni. «L'«apprendimento profondo è una espressione usata per indicare le funzioni delle macchine, che finora erano prerogativa solo degli umani - come avere dei ricordi, interpretarli, prendere decisioni e adattarsi, modificando il proprio 'comportamento'. Tutto ciò può apparire entusiasmante. O, all'opposto, inquietante»
In difesa della costituzione
Libertà di espressione e apologia del fascismo
L’esercito del bene che riscatta l’Italia
No, non siamo tutti menefreghisti: Ferruccio de Bortoli lancia la scommessa del nuovo civismo
Dalla Grande guerra all’Iran, l’America e il vizio delle sanzioni
Unilateralismo che sconfina nella prepotenza
Manduria, i giovani permale
La violenza è talmente sdoganata che i ragazzi credono che tutto sia gioco e non sentono sulla pelle il dolore altrui
Migranti. Quei prigionieri senza colpa
L'internamento dei migranti che non hanno commesso alcun reato è diventato normalità. Come nel buio del Novecento. Ormai si è giunti a credere che sia ovvio, normale, legittimo internare uno straniero - solo perché straniero. Senza che abbia commesso alcun reato