Il pasticcio della Buchmesse dimostra quanto il governo italiano disprezzi la cultura e i propri scrittori

Le polemiche sull’esclusione di Saviano dalla Fiera del libro di Francoforte sono solo l’ultimo capitolo di una gestione ridicola e tragica della cultura da parte di questo governo. Un misto di arroganza, disprezzo e cialtronismo che dà un’immagine pessima del paese in tutto il mondo.

Luciano Foà e la nascita dell’Adelphi

Ripubblico qui rivisto l’articolo uscito diversi anni fa su “Tuttolibri”; l’occasione è la donazione fatta alla Fondazione Mondadori della biblioteca privata di 8000 volumi di Luciano Foà, ora consultabile dagli studiosi, e la mostra inaugurata presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori mercoledì 28 novembre (Via Marco Formentini 10) con una conversazione pubblica tra me e Manuela La Ferla (la mostra sarà aperta sino al 18 dicembre). 

La Pandemia ha imparato a scrivere

In principio furono «La peste» di Camus e «Cecità» di Saramago i titoli ai quali ci siamo rivolti per capire che cosa sta succedendo: perché anche la letteratura ha qualcosa da dire in tempi di lockdown, non soltanto saggi lucidi e profetici come quelli di Quammen e Kermode. Poi sono arrivati i resoconti della quarantena e intorno alla quarantena: così tanti che l'editore francese Gallimard ha implorato che si scrivesse di meno e si leggesse di più