Con Il capitale del XXIsecolo ha venduto 6 milioni di copie. L’economista francese è tornato con Capitale e ideologia, in cui la sua accusa al sistema diventa ancora più profonda: le sperequazioni sono conseguenza di scelte perverse della politica, non prodotto ineluttabile dell’economia. E la quarantena ha aumentato le distanze
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“Diseguaglianze, una ferita ereditaria”
Come ha potuto un paese all’avanguardia dei diritti smarrire le sue tradizioni liberali, socialiste e cattoliche? Parla Fabrizio Barca Che propone: “Patto tra generazioni: 15mila euro a ogni diciottenne”
Recovery Fund, una grande occasione da non sprecare
Con ogni probabilità sarà l’Italia il maggior beneficiario del piano messo a punto dalla Commissione europea. Che segna un passo avanti importante in direzione della tanto auspicata unione fiscale, ma anche un banco di prova decisivo per il nostro paese.
Finalmente la gran scossa
Nuovo cammino comunitario nella Ue.
Perché senza donne non c’è ripresa
Nei mesi di diffusione del Covid-19 le lavoratrici dai venti ai cinquant’anni sono state più colpite degli uomini della stessa età. Adesso rischiano di perdere reddito o il posto
Un’economia sostenibile per evitare il collasso
Gli scienziati ammoniscono che la permanenza su un sentiero di crescita come quello che stiamo seguendo ci porterà al collasso ambientale. Bisogna cambiare le traiettorie dello sviluppo. La bussola della sostenibilità deve orientare le nostre scelte, verso un’economia del bene comune.
Le società estero-vestite e gli “investimenti fantasma”
E’ sorprendente che la metà degli “investimenti fantasma” transiti in due Paesi dell’Unione europea, Olanda e Lussemburgo, ben noti paradisi fiscali!
Non ci sono più alibi: subito una risposta forte
Il governo e la ripresa
Prestito garantito a Fca: il lupo perde il pelo ma non il vizio?
“Profitti privati e perdite pubbliche” come si diceva ai tempi della Fiat? L’operazione Fca, in realtà, non sembra necessariamente rientrare in quella logica, purché da essa benefici l’intera filiera produttiva.
L’istituto dello stage: elemento inquinante del lavoro giovanile italiano
Gli stage esistono solo per colmare alcune lacune lavorative e per supportare temporaneamente il lavoro di personale dipendente già assunto: i tirocinanti arrivano in luoghi di lavoro che sono quasi sempre già saturi. C’è bisogno di loro, ma solo a breve termine e, andato via uno stagista, se ne chiama un altro a tappare il buco.