La Cina sta facendo grandissimi sforzi per convertire la sua economia in produzioni verdi, così come la finanza. Restano da sciogliere i nodi della sua dipendenza dalle centrali nucleari e a carbone, che tuttavia ha ormai smesso di costruire.
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USA: un’economia con infrastrutture obsolete
Quando le campagne elettorali dei partiti s’intrecciano alle scelte politiche ed economiche, i risultati non sono sempre positivi, ovunque nel mondo. Anche in Italia e negli Stati Uniti.
Private banking coi talebani
I talebani hanno trionfato contro tutti dal punto di vista militare, ma quando si parla di conti pubblici i rapporti di forza e di dipendenza sono rovesciati. Non puoi sparare alla bilancia commerciale
Jackson Hole: l’oracolo è confuso
Mario Lettieri e Paolo Raimondi Jackson Hole: l’oracolo non ha parlato. O meglio, come tutti gli oracoli che si rispettano,...
La visione che serve sul lavoro a distanza
Gli indubbi vantaggi e gli altrettanto indubbi meriti del lavoro a distanza, lo estendono anche verso settori e mansioni che lo rendono fortemente disfunzionale, specialmente nei confronti dei nuovi assunti, ponendo anche un’ipoteca sull’aumento di efficienza e di produttività necessario per rendere stabile e duratura la nostra ripresa.
Senza la manodopera straniera il Regno Unito è in cortocircuito
La Brexit e la pandemia hanno lasciato fuori del paese migliaia di immigrati addetti a servizi essenziali come i rifornimenti alimentari. Gli imprenditori chiedono aiuto e il governo risponde di assumere forza lavoro locale.
Antitrust a stelle e strisce: l’ora di Facebook e Amazon?
Le nuove iniziative in materia antitrust varate dall’amministrazione Biden potrebbero aprire un nuovo capitolo nella storia della politica industriale americana. Ma anche inaugurare un nuovo terreno di competizione con il grande rivale degli Usa: la Cina.
Cresce l’insicurezza alimentare nel mondo
Ancora oggi la povertà, le disparità di reddito e gli alti costi del cibo fanno sì che 3 miliardi di persone non abbiano accesso a un dieta sana e giusta.
Noi, società «delle pretese», 50 anni dopo la fine di Bretton Woods
Nel 1946 si era realizzata un’architettura capace di evitare il ripetersi di errori che avevano contribuito a innescare il conflitto mondiale e di favorire la crescita
15 agosto 1971: 50 anni di deregulation
La fine degli accordi di Bretton Woods