Draghi ce l’ha fatta: ha servito il Qe al tavolo del Consiglio Bce. Ha dovuto condirlo in salsa europea per farlo mangiare anche ai tedeschi (lo digeriranno?), ma va bene così. Adesso bisogna che le altre politiche non remino contro, a cominciare dalla vigilanza bancaria della Bce stessa.
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La versione della Bce
Una sorpresa positiva nel Quantitative easing europeo: non ha limiti temporali, ma è condizionato al raggiungimento di un obiettivo di inflazione. Occorreranno però più di 4 anni per attuare un programma simile a quello della Fed. Senza aspettarsi grandi benefici in termini di maggiore inflazione.
Per un Quantitative easing efficace
E’ stato annunciato ufficialmente il Qe che da marzo sarà lo strumento a disposizione della Bce contro la deflazione. Vediamo quali sono gli effetti che possiamo attenderci.
Petrolio meno oro e più nero
Nessuno è oggi in grado di influenzare il prezzo del petrolio, né l’Arabia, né gli Stati Uniti poiché l’industria petrolifera a stelle e strisce non è un’industria di stato. La nuova bonanza dell’oro nero non durerà molto, un anno sì, difficilmente andrà oltre il 2015, il riequilibrio di domanda ed offerta riporteranno i prezzo sui valori corrispondenti ai costi produttivi e guardando oltre l’orizzonte, tali costi non potranno che aumentare per il semplice fatto che serve energia per estrarre petrolio, ne servirà sempre di più, e l’energia costa.
Ruolo del dollaro e volatilità monetaria internazionale
Il 2015 potrebbe segnare l’inizio di profondi rivolgimenti monetari con effetti economici planetari.
Se si tratta meglio chi è contro
La sindrome greca
Perché la Svizzera si sgancia dal cambio fisso con l’euro
La decisione della Banca centrale svizzera di sganciare il franco dalla parità con l’euro mostra come sia difficile oggi gestire il tasso di cambio. Ma fa anche pensare che il Quantitative easing della Bce sia ormai alle porte. Mentre gli investitori sono ancora alla ricerca di sicurezza.
Garanzie miliardarie per i derivati di Stato
Riflessioni sulla pericolosità dei derivati
Giovani e poveri le radici dello sviluppo
Le innovazioni cruciali germinano tra giovani e poveri Oggi c’è tutto un pullulare
di nuova economia che ha bisogno di nuove istituzioni finanziarie che sappiano vederla, riconoscerla come buona, darle fiducia e, infine, credito.
L’ambiguità delle piazze francesi
Non si possono portare avanti due politiche opposte – l’accarezzare vecchie e ingiustificabili tendenze coloniali e la difesa dei valori repubblicani – come ha fatto il governo socialista francese, nel tentativo di mettere in campo un diversivo allo scontento popolare in tema di diritti dei lavoratori e di politica economica