Governi europei miopi e una Bce che abdica alla sua funzione di banca centrale come prestatore di ultima istanza cooperano per trasformare una crisi di liquidità in crisi di insolvenza, con conseguenze autolesionistiche. Scenari difficili qualsiasi sia il risultato del referendum in Grecia.
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Atene, dove fallisce la politica europea
Un accordo reciprocamente vantaggioso tra la Grecia e i suoi creditori sembrava possibile. Invece, si è arrivati alla rottura. Per molte ragioni, ma certo è che la governance dell’Eurozona non funziona. L’unica istituzione europea che in questo periodo ha fatto politica è stata la Bce.
La carta di Milano due mesi dopo
La Carta di Milano può essere migliorata
Non è tempo di giochi
Yanis Varoufakis prima di diventare ministro dell’economia nell’attuale governo greco, era ben noto alla comunità degli economisti per i suoi...
La scommessa di Tsipras
Prove tecniche di esclusione
“Atene non uscirà dall’euro ma senza autorità federale sarà proprio l’Unione a fallire”
L’ex premier italiano non crede nella Grexit: “Il danno sarebbe troppo grande, si troverà un compromesso. Un’occasione per rilanciare l’Europa, ora senza forza e autonomia. Non possiamo dimostrare di essere incapaci di risolvere un piccolo problema come quello ellenico, sennò a che cosa serve la Ue?”
L’impresa difficile (ma possibile) di salvare le banche greche
L’ evoluzione della crisi greca dipenderà da Francia e Italia. Riusciranno Matteo Renzi e François Hollande a convincere soprattutto la Germania a fare un nuovo tentativo di mantenere la Grecia nell’euro?
“La Germania potrebbe ricordarsi che dopo la seconda guerra mondiale le fu condonato un immane debito”
“Rischiamo il disastro la Merkel poteva evitarlo se voleva salvare la Ue” Hollande e Renzi si sono rivelati solo dispensatori di buoni sentimenti
“Con l’uscita di Atene entrano in crisi le fondamenta stesse del progetto dell’Unione, e le colpe sono di tutti”
“Governo greco inetto ma questa Europa non sa dare speranza”
Italia all’angolo con l’accordo Mosca-Berlino
Indispensabile una politica energetica europea basata su rapporti costruttivi con la Russia