Globalizzazione della protesta e dell’avidità

Ciò che unisce la gran parte delle agitazioni socio-economiche è il sempre più pesante squilibrio nella distribuzione della ricchezza. Quasi ovunque nel mondo, un numero sempre più piccolo di persone diventa sempre più ricco, a spese della maggioranza sempre più povera. Nel corso degli anni l’avidità dei primi ha eroso anche la crescita della classe media, pilastro di stabilità di ogni sistema.

Ma come diavolo è governato il mondo?

Capire le diseguaglianze per superare l’ingiustizia finanziaria: è lo studio presentato all’Onu per aggiornare l’agenda per lo sviluppo. Perché la finanziarizzazione è una leva del circolo vizioso della disuguaglianza e quindi dell’insicurezza alimentare, sanitaria, ambientale. E cresce l’insofferenza verso questa “governance”.