Vincitore l’anno scorso del Booker Prize, «Il canto del profeta» dell’irlandese Paul Lynch è una distopia che scruta con attenzione nel caos contemporaneo. C’è un regime totalitario (ricorda qualcosa?), c’è una guerra (ricorda qualcosa?)
Maestro di intrecci spazio-temporali, stavolta Christoph Ransmayr sceglie il futuro prossimo per raccontarci un’Europa alle prese con microstati e populismi. E con una questione “idrica” irrisolta