La Corte costituzionale ha stabilito che è illegittima l’attribuzione automatica del cognome paterno ai figli
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La libertà di una scelta più larga chiamarsi come mamma e papà
Si dà per scontato che allargare un diritto generi caos e conflitto. Chi parla di “smantellamento della famiglia” teme la complessità.
Ucraina. Crimini di guerra, dove sta il diritto internazionale?
Rimane un fatto innegabile: che quando le norme del diritto internazionale vengono violate, l’insufficienza della risposta lascia tutti, quasi sempre, insoddisfatti.
La verità arriva troppo tardi
Per stabilire l'attendibilità delle foto di un conflitto possono volerci anni, ma le loro conseguenze politiche sono immediate. Le atrocità non sono inevitabili, ma sono spesso parte della guerra.
Putin e i crimini di guerra, processo che sfocia nella retorica
Si lascia intendere che a effettuare l’arresto dello Zar debbano essere i giudici, ma Usa e Russia non hanno mai ratificato lo statuto della Corte internazionale.
I captivi: che prevalgano le regole del diritto anche sui prigionieri militari
Sebbene sgomenti quanto di orribile e disumano stia accadendo in Ucraina, la comunità degli Stati non deve rinunciare, attraverso i propri governi, ad ammonire i contendenti, benché di fronte l’evidenza di uno Stato aggressore e di un altro aggredito, affinché entrambi rispettino le regole internazionali in tema di trattamento dei prigionieri di guerra.
Il diritto smarrito
È necessario rivedere la rete dei poteri internazionali e ristabilire un equilibrio tra sovranità nazionale e sovranità della comunità internazionale, che non può essere fermata da una nazione con potere di veto, se si vuole che il diritto internazionale sia efficace.
Sottoporre gli Stati ai diritti per non tornare al diritto di guerra
I conflitti e il ruolo dei tribunali
Così la personalizzazione di Amato indebolisce la Corte costituzionale
Il caso dei Referendum
Se Mario è costretto a un’altra guerra
Per la prima volta in Italia, non silenziosamente o di nascosto, si annuncia la possibilità che una persona, che non è più in grado di provvedere da sola a metter fine alla propria vita, sia aiutata a farlo