Sorvegliati e felici di esserlo? Sembra questa la condizione (surreale, paradossale) comune a miliardi di persone sulla terra.
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Benvenuti nell’era del Phono sapiens
Mondi digitali. Le piattaforme social non sono in grado di rimuovere il vuoto narrativo attuale. Postare, mettere like, condividere amplifica il disincanto senza generare empatia e vicinanza
Quella faccia non è un po’ così
Intelligenza artificiale. Nel suo nuovo libro sul riconoscimento facciale e sul suo uso improprio, Kashmir Hill ricostruisce storie agghiaccianti di vittime di identificazioni errate in uno scenario già post-distopico
La sfera pubblica alla rivoluzione del digitale
Juergen Habermas Oggi il rischio è l’ignoranza politica e una regressione della democrazia deliberativa
Sfida digitale: la via italiana per l’IA e il divario da colmare
L’intelligenza artificiale, così come in passato lo è stata l’elettricità, è in grado di incidere in profondità nella nostra vita privata, nell’economia e nella stessa organizzazione della società.
Rivolta digitale
Fermiamo questa merda. Dopo aver raggiunto il successo le grandi aziende tecnologiche finiscono sempre con lo sfruttare gli utenti, gli inserzionisti e i lavoratori. È ora di invertire la rotta, per creare una rete davvero libera
Il tuo telefonino pesa 182 chili
La denuncia di Guillaume Pitron: il digitale non è a impatto zero, produce emissioni e richiede una complessa infrastruttura di materiali, cavi sottomarini, satelliti, miniere
Diritti al passo con l’innovazione
Nel loro nuovo saggio, Viola e De Biase sottolineano la necessità di un sistema normativo europeo che governi il mondo digitale e che sia in grado di adeguarsi al costante cambiamento della rete
Una borsa dei dati per il welfare digitale
A partire dall’ analisi di Lev Manovich è possibile elaborare una roadmap in cinque tappe per interpretare e capitalizzare il patrimonio dell’infosfera oggi in mano a pochi soggetti
Che scorpacciata di distrazioni!
Vite digitali. La connettività universale è ormai una realtà. Siamo collegati sempre e ovunque e produciamo una massa enorme di contenuti. Il divario si è invertito: oggi il vero privilegiato è chi gode dell’esperienza fisica diretta e non solo virtuale