Le pagine del prestigioso Journal of Philosophy del marzo del 1995 ospitarono uno dei dialoghi filosofici più famosi degli ultimi decenni: quello tra il filosofo americano John Rawls e il filosofo tedesco Jürgen Habermas
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Il liberalismo assediato
L’ideologia che pareva trionfare dopo il 1989 adesso è sotto accusa. Molte le critiche che riceve: scarsa o nulla sensibilità sociale, legami troppo stretti con il potere economico, indifferenza ai problemi dell’identità, bellicismo in campo internazionale.
Biden & Harris: un’accurata strategia?
Il Covid è come Mussolini, ha fatto anche cose buone. Ad esempio, ha convinto Biden a ritirarsi dalla campagna per la presidenza.
La globalizzazione al tempo delle crisi
Quella economica, la pandemia e poi le guerre hanno posto il mondo ha un bivio tra ripristino delle precedenti dinamiche o ritorno allo statalismo
Una crisi che non si può ignorare
È necessario riflettere sul modello della democrazia costituzionale così come si è sviluppata negli ultimi due secoli: non per farne un idolo, ma per riproporne le capacità creative
La democrazia è partecipare, non parteggiare
Un metodo, quello del dialogo e del discernimento, si contrappone a quel parteggiare dove per esigenze di audience ci si chiede solo di schierarci, di esporre bandierine, di sfogare i nostri umori per attirare più attenzione.
Dal 93,84% al non voto Una parabola italiana
Nelle elezioni del 7 giugno 1953 l’ affluenza superò perfino quella del1946 per il referendum e raggiunse una percentuale record, quasi doppia rispetto alle recenti europee. Da allora il calo, pur costante, è stato contenuto fino agli anni Ottanta. Poi il tracollo. Alle politiche siamo precipitati dal 72,9 per cento del 2018 al 63,9 del 2022: in soli 4 anni abbiamo perso 9 punti, quando invece per scendere di10 avevamo impiegato 33 anni, tra il1963 (92,9 per cento) e il1996 (82,9 per cento). Una tendenza sottovalutata dai partiti che mette a rischio le basi della democrazia
Le voci degli italiani al Quirinale
Michele Ponzani ha esaminato le parole scritte ai capi di Stato da donne e uomini comuni in cerca di ascolto: un ritratto corale del paese
John Rawls, i suoi innumerevoli critici e la “svolta politica”
La prima edizione di Una Teoria della Giustizia di John Rawls venne pubblicata nel 1971. Immediatamente ci si rese conto della sua portata e del suo valore
Globalizzazione, finanza e cambiamento degli equilibri di potere
Capitalismo e democrazia. La globalizzazione, e in particolare la mobilità dei capitali, aumentando la possibilità per le grandi imprese di minacciare e attuare exit, ha accresciuto il potere dei manager delle grandi corporations e dei fondi di investimento che spesso le controllano, e ha tolto voice ai lavoratori e spazio di manovra ai governanti, rendendo più difficile introdurre forme di partecipazione dei lavoratori e degli altri stakeholders alle decisioni di impresa.