Repetita iuvant: una risposta a Flores d’Arcais

"Ma davvero i vecchi intellettuali di sinistra possono vantarsi di contrastare con successo la spoliticizzazione di una sfera pubblica influenzata dalle televisioni di Berlusconi? In ogni caso non dovrebbero negare alla Chiesa e alle comunità religiose il diritto d’intervenire con contributi sostanziali alla discussione sulla legalizzazione dell’aborto e dell’eutanasia, su questioni bioetiche della medicina riproduttiva, sulla tutela della biosfera e sul controllo del clima.  Per quanto mi riguarda, io mi ritrovo spesso su posizioni lontane da quelle delle Chiese. E tuttavia, nei problemi di questo tipo, il quadro argomentativo è talmente complesso, che non si può mai sapere a priori quale partito si appelli alle intuizioni morali giuste. Su ambiti vulnerabili della convivenza sociale, le tradizioni religiose hanno la forza di articolare intuizioni morali in maniera linguisticamente convincente.”

Post democrazia

Colin Crouch, politologo britannico, denuncia lo svuotamento degli istituti rappresentativi. Le nuove tecnologie non ci hanno portato più libertà e la pandemia ha accentuato la spinta all'individualismo che induce Carlo Bordoni a parlare di post-società. Eppure ci sono movimenti vivaci che fanno sperare per il futuro.