Per quanto sia giustificata, la sete di vendetta è uno spreco. Di energia, di tempo, di salute
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Battuti nei calcoli, primi nelle emozioni
Evoluzioni. Dall’intelligenza naturale racchiusa in una massa gelatinosa di complessità inarrivabile a quella artificiale istruita da noi. Cosa guadagneremo e cosa perderemo? Non esistono risposte sicure. Il libro di Poggio e Magrini
Un uomo chiamato cinema
“Io sogno per vivere” racconta la scalata al successo di Steven Spielberg
Gramsci e Marinetti, alleanza divergente
Oltre le ideologie. Tra il fondatore del futurismo e l’intellettuale di sinistra, negli anni tra il 1920 e il 1922, con mostre e articoli, ci fu un, seppur virtuale, avvicinamento. In nome dell’arte, capace di superare, talora, gli steccati politici parola “fine” allo sterile giochino di piantare bandierine su pianeti e asteroidi che vagano nel tempo e nello spazio indifferenti alle beghe della politica di piccolo cabotaggio.
Una vita etica o una vita estetica?
Elif Batuman. Il dilemma di Kierkegaard fa da filo conduttore al romanzo dell’autrice americana di origine turca che è il prosieguo di «L’idiota»
Ferzan Ozpetek Scrivere è un esercizio sulla felicità
Il regista de “Le fate ignoranti” torna al romanzo. Una storia in cui il cinema resta “il confine tra vita immaginata e vita reale, entrambe da portare avanti”
Margherite Yourcenar Adriano, le memorie e la storia nella storia
Il capolavoro dedicato dalla grande autrice francese all'imperatore morente non è solo la sua voce alla fine di una vita piena e gloriosa. È anche il disvelamento, controllato fino all'ossessione, di chi scrive. Che ha messo il lucchetto alle proprie lettere fino al 2035
Siamo come gocce tra le onde del mare
In “Attesa di Dio” Simon Weil spiega perché non può aderire alla Chiesa. E perché la sua filosofia della necessità esalta invece la nostra libertà
Più natura, più libertà Il manifesto di Lucrezio
Classici rivisitati. Ivano Dionigi spiega che il «De rerum natura» è opera atea e rivoluzionaria di estrema potenza: nulla ci sottrae al «destino comune», ma c’è spazio per «una libera volontà» che ci responsabilizza
Vive nel corpo di Kafka la vera metamorfosi
Mauro Covacich celebra lo scrittore attraversandone una fisicità insieme animale — cani, scimmie, talpe, topi, naturalmente l’insetto del racconto più celebre — e umana, segnata dal digiuno e dal desiderio