Tornano in libreria le “Lettere a una sconosciuta” Dedicate a una giovane infermiera nel 1943. Qui l'autore si identifica con il suo Piccolo principe
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Il caos inglese post Brexit si può raccontare solo in una satira con delitto
Il nuovo Jonathan Coe è un giallo politico ambientato nei 42 giorni di governo di Liz Truss
Jonathan Coe. Pare un giallo. È l’Inghilterra
Lo scrittore che meglio ha raccontato il suo Paese—dalla Thatcher alla Brexit—pubblica un romanzo che, sotto le mentite spoglie di un «cosy crime» (un «thriller carino»), riparte dal governo di Liz Truss, il più breve del regno. Per dire che la nazione è proprio inguaiata
Vargas Llosa rientra a casa da vero Nobel
Il nuovo romanzo è dedicato al Perù e alla sua musica. Così, vicino ai novant'anni, lo scrittore realizza un'opera vitale, non più europea. E per niente senile
Ronald Dworkin e i molteplici significati dell’uguaglianza
Uguaglianza, sorte, responsabilità e libertà sono i grandi temi intorno ai quali si sviluppa il pensiero del filosofo americano
Perché non mi piace il film su Berlinguer
No, non è che il film «La grande ambizione» non mi sia piaciuto, la mia reazione è stata diversa: mi ha addolorato
Per amare non è necessario soffrire
Per secoli abbiamo vissuto le relazioni seguendo le istruzioni dell'amore romantico che ci sono state tramandate da poeti, cantori, scrittori e infine registi figli di una cultura patriarcale che oggi si attaglia poco alle nostre vite. Non crediamo più che l'amore implichi la sofferenza, che la passione corrisponda a un sentimento profondo, che un uomo possa salvarci. E allora, in cosa crediamo?
Se i doni dei poveri sono obblighi senza l’esperienza della libertà
La democrazia è una distruzione di regali-obblighi per creare le condizioni per i doni-gratuità. Quelli che non ci sono nel Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi
Elsa Morante: il passato, la traccia e l’oblio
La letteratura non ci salverà mai dall’estinzione: tutt’al più rallenterà il processo del nostro autodisfacimento.
James Joyce, uno scrittore «italiano»
Il suo è un esilio strano, l’esilio di un migrante culturale. Insegue un’italianità ancora non incarnata in una terra, ancora non interrata, e quindi viva, eterna, perché immaginaria.