Così come negli scaffali delle librerie, fra lividi pamphlet contro tutto e contro tutti, manualistica sulla seduzione fai-da-te, agiografie di veline e velinari e barzellette sulla castroneria nazionale, da anni ormai campeggia il nucleo "hard-core" di una letteratura "non identificata" che si danna l'anima per afferrare i contorni troppo spesso indecifrabili dell'Italia, il mutamento antropologico del suo presente e le ossessioni del suo eterno e inattaccabile spessore reazionario.
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Le ragioni del dubbio.
Per una morale a misura d'uomo
Una società totalmente giusta non è affatto auspicabile.
Incontro con la filosofa ungherese, che in questa pagina racconta i principali passaggi della sua vita, a partire dall'incontro casuale con Lukács. All'università la iniziò alla filosofia e ora torna nei suoi ricordi come «una rivelazione»
La democrazia ha ancora bisogno di maestri
Questa società non ha dunque bisogno di maestri. Sono pateticamente inutili. I mezzi attraverso cui si trasmettono conoscenze e si formano coscienze si chiamano maestra-televisione, maestra-pubblicità, maestra-comunicazione, maestra-moda, ecc. Queste sì sono maestre ugualitarie, stanno sul nostro stesso piano, usano il nostro stesso linguaggio, si prestano a essere comprese da tutti senza sforzi, sono adatte alla società dei grandi numeri, sono perciò pienamente democratiche.
L’impronta sull’universo.
Il cosmo si espande secondo una rotta precisa, l'unica a consentire la nascita della vita. Parla John Barrow, teorizzatore del «principio antropico»
La città si svende, così cambia il paesaggio
È una devastazione permessa dai comuni che danno le autorizzazioni pur di ricavare risorse, i comuni infatti concedono autorizzazioni per costruire case in zone agricole o mettere fila di capannoni lungo le strade, per questo incassano gli oneri di urbanizzazione e l´Ici...
La bellezza non e’ l’unica via
Quanto conta nella nostra società l'aspetto fisico, al di là del comportamento, al di là del liguaggio, al di là del sentimento, al di là del pensiero?
Quando la scienza fa paura
A Spoleto un grande incontro con storici e filosofi per capire come mai la ricerca scientifica non decolla e perché spesso desta tanta diffidenza nei politici
I limiti della natura allo sviluppo dei desideri .
Nell’intervista a Wolfgang Sachs, sociologo e ambientalista, la necessità di un sistema che coniughi giustizia sociale ed ecologia; unica alternativa, l’autodistruzione.
Nella società liquida, gli stranieri servono. A scaricare la paura
....il dovere di gran lunga più importante e urgente del ventunesimo secolo: ottenere di nuovo il controllo politico sulle forze economiche che alla fine del ventesimo secolo sono state "liberate" dalla supervisione democratica e dalla regolamentazione politica