Quanto conta nella nostra società l'aspetto fisico, al di là del comportamento, al di là del liguaggio, al di là del sentimento, al di là del pensiero?
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Quando la scienza fa paura
A Spoleto un grande incontro con storici e filosofi per capire come mai la ricerca scientifica non decolla e perché spesso desta tanta diffidenza nei politici
I limiti della natura allo sviluppo dei desideri .
Nell’intervista a Wolfgang Sachs, sociologo e ambientalista, la necessità di un sistema che coniughi giustizia sociale ed ecologia; unica alternativa, l’autodistruzione.
Nella società liquida, gli stranieri servono. A scaricare la paura
....il dovere di gran lunga più importante e urgente del ventunesimo secolo: ottenere di nuovo il controllo politico sulle forze economiche che alla fine del ventesimo secolo sono state "liberate" dalla supervisione democratica e dalla regolamentazione politica
La storia rubata dagli europei. Orientamenti obliqui per la freccia del tempo
La cultura occidentale si è appropriata del tempo e dello spazio e ha rivendicato (a torto) l'invenzione di istituzioni come la democrazia: è questa la tesi avanzata da Jack Goody nel saggio «Il furto della storia».
Le nuove regole della lingua scritta
Una consistente bibliografia internazionale ha dimostrato che la comunicazione mediata dai nuovi strumenti tecnologici (computer e cellulare, con il vistoso fenomeno degli sms) riduce la distanza tra scrittura ed oralità e produce un effetto di compresenza virtuale tra gli interlocutori attraverso l’uso caratterizzante di espedienti dialogici
Ragione e desiderio così nasce la libertà. La lezione di Spinoza e della scienza.
«L'esperienza, non meno che la ragione, insegna che gli esseri umani credono di essere liberi solo perché sono consapevoli delle proprie azioni ma ignari delle cause da cui sono determinate, e inoltre che i decreti della mente non sono altro che gli appetiti stessi, e perciò sono differenti a seconda della diversa disposizione del corpo».
La crisi della laicità in un mondo senza futuro
Sta drasticamente diminuendo la capacità di pensare un futuro collettivo, di immaginarlo al di fuori delle proprie aspettative private.
L’llusione del capitalismo eterno
L'«obiettivo finale» di ogni forma di capitalismo, infatti, non è «il miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente», non è il benessere dell'umanità, ma è la crescita indefinita del profitto, anche se, per ottenerla, la produzione capitalistica deve portare sul mercato merci che diano o che i consumatori ritengano che diano benessere e miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente.
I diavoli tentatori. L’immagine di chi spaccia e di chi compra
Due pesi e due misure: chi vende le sostanze "commette un reato" chi le compra è una "vittima". Il potere nega l'autocontrollo per esercitare sugli uomini il suo dominio. Un problema che va affrontato a livello di "storia delle idee", con uno sguardo filosofico